Fratoianni, governo intervenga su Cartonificio fiorentino Interrogazione segretario di Sinistra Italiana

“Vogliamo sapere quali iniziative il ministro Giorgetti intenda assumere urgentemente nei confronti del gruppo Pro Gest della famiglia Zago, proprietaria del Cartonificio Fiorentino di Sesto Fiorentino, affinché venga scongiurata ogni ipotesi di delocalizzazione della produzione. Vogliamo inoltre sapere quale impegno intenda assumere il governo affinchè vi sia un’attiva collaborazione della proprietà con le istituzioni locali e le organizzazioni sindacali per ricercare una soluzione condivisa che possa mantenere la produzione a Sesto Fiorentino garantendo al contempo gli attuali livelli occupazionali.” Lo scrive il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni in un’interrogazione parlamentare al governo sulla vertenza che coinvolge questa azienda toscana. “I lavoratori e le lavoratrici del Cartonificio Fiorentino, azienda storica di Sesto Fiorentino, da diversi mesi – prosegue il leader di SI – tentano di scongiurare il trasferimento dell’intera produzione ad Altopascio. E come sostenuto dalle Rsu dello stabilimento, il Cartonificio Fiorentino non è un’azienda in crisi, vantano competenze, commesse e prospettive ma nonostante ciò l’attuale proprietà minaccia la chiusura e il trasferimento del sito senza fornire alcuna certezza ai dipendenti, non programmando alcun tipo di investimento e sottraendosi al confronto con le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali.” “La Pro Gest ha giustificato l’intenzione di trasferire la produzione con la motivazione che l’attuale sede non sarebbe più idonea e nonostante il Comune di Sesto Fiorentino e la Regione Toscana, attraverso Invest in Tuscany, abbiano prospettato tre possibili sedi alternative dove poter realizzare il nuovo stabilimento, tra il Comune di Sesto Fiorentino e aree limitrofe.” Ci aspettiamo ora dal governo – conclude Fratoianni – un impegno immediato affinchè non sia provocato un danno al tessuto economico e sociale di quel territorio, e siano tutelate le famiglie dei lavoratori coinvolti in questa operazione” (ANSA).

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