Fp Cgil, stabilizzare medici di emergenza-urgenza Sosteniamo emendamenti Pd e M5S, potenziare assistenza territorio

Bisogna stabilizzare i medici dell’emergenza-urgenza per potenziare l’assistenza territoriale. Per questo apprezziamo e sosteniamo gli emendamenti al decreto Rilancio proposti dal Pd, con Rizzo Nervo, e dal M5S, con Giulia Grillo e Manuel Tuzi, che puntano alla stabilizzazione di questo personale”. é quanto afferma la Fp Cgil Medici e Dirigenti del Servizio sanitario nazionale. “Questi emendamenti – afferma la Fp Cgil in una nota – estendono finalmente i criteri di stabilizzazione a tutti i medici della medicina generale che da anni sono incaricati nei servizi territoriali di continuitˆ assistenziale e di emergenza sanitaria. Medici ancora ingiustamente esclusi dal processo di stabilizzazione del decreto Calabria che prevede la possibilitˆ di accedere in sovrannumero e senza borsa di studio al corso di formazione in Medicina Generale”. “Stiamo parlando – prosegue il sindacato – di medici senza i quali non sarebbe oggi possibile garantire i servizi soprattutto nella drammatica fase di emergenza pandemica. é una delle prioritˆ di politica sanitaria nella misura in cui le Unitˆ speciali di continuitˆ assistenziale (Usca), che secondo la riorganizzazione dei servizi territoriali sono strategiche per il contenimento del contagio e per la presa in carico precoce dei cittadini, avranno bisogno della competenza e dell’esperienza acquisita da questi professionisti negli anni di attivitˆ svolta da precari”. Per la Fp Cgil Medici, “risulta incomprensibile l’opposizione manifestata in questi giorni dalla Fimmg alla stabilizzazione di personale qualificato e indispensabile. Si vuole creare un conflitto tra medici della medicina generale che rifiutiamo all’origine perchŽ abbiamo bisogno della professionalitˆ dei giovani neoformati quanto di quella dei medici precari”. “Confidiamo nel Governo e nel Parlamento – conclude il sindacato – per l’approvazione di questi emendamenti, perchŽ la stabilizzazione, che peraltro non comporta alcun aumento di spesa, sarebbe il giusto riconoscimento per questi medici che, con impegno e professionalitˆ, garantiscono la salute, come fondamentale diritto”.(ANSA).”

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