®Le violenze alla Rsa di Narnali potrebbero affondare le radici in una situazione pi complessa, con la quale non si vogliono giustificare le atrocit commesse da certe persone, ma potrebbero essere la punta di un icerberg di un malessere in cui da anni hanno lavorato i dipendenti destinati a una certa struttura. Cinque anni fa come Funzione pubblica Cgil abbiamo evidenziato in una lettera, indirizzata alla direzione aziendale dell`Asl, quale fosse la situazione critica in cui versava il personale infermieristico¯. Lorenzo Pancini, nel 2010 responsabile del comparto sanit per la Fp Cgil ed oggi segretario Confederale Cgil, a due settimane dalle scioccanti immagini che hanno rivelato i maltrattamenti agli anziani ospiti, alcuni affetti da alzheimer, tira fuori quella lettera.Una missiva nella quale in tredici punti erano riassunte le criticit e lo stato di malessere in cui si trovava ad operare il personale sanitario ®legato ad eccedenze di orario, al ricorso a permessi per malattia, a ferie arretrate non fruite¯.®Di fronte a quanto stato scoperto nella Rsa di Narnali dalle indagini della squadra mobile della polizia, non bisogna rimanere in superficie, ma affrontare il caso scendendo pi in profondit per capirne le cause senza trovare n alibi n giustificazioni per coloro che hanno usato comportamenti violenti verso gli anziani – afferma Pancini – La scelta di fare piazza pulita di tutti coloro che lavoravano a Narnali una soluzione semplicistica, che parla alla pancia della gente rimasta profondamente colpita dalla notizia. Ma se vogliamo veramente intervenire per fare in modo che mai pi possa succedere una situazione del genere necessario compiere un ragionamento approfondito e articolato¯. Secondo il sindacalista ®chiunque operi nel variegato mondo della sanit deve essere supportato, anche perch il carico di stress diverso a secondo del settore nel quale si impiegati. ®Non vogliamo trovare giustificazioni a chi ha compiuto qugli atti orrendi, ma i lavoratori devono essere supportati per quello che la normativa, il testo unico per la sicurezza, definisce lo stress da lavoro correlato specifica- Ci domandiamo nel caso di Narrali chi ha valutato lo stress e come lo ha valutato? Una situazione di disagio denunciata cinque anni fa¯. Una segnalazione importante quella del 2010 della Fp Cgil che fa da cartina di tornasole per definire i vari livelli di responsabilit . ®Resta chiara la responsabilit di chi ha compiuto certi atti, ma quel documento dimostra come ci siano altre responsabilit delle quali l’azienda sanitaria si deve fare carico. Non solo allontanando il personale che la situazione risolta, solo una soluzione tampone, che d una risposta nell’immediato: ora si deve iniziare a confrontarsi seriamente per gestire le difficolt di un lavoro che sottopone il personale a condizioni di stress che possono sfociare in burnout. L’Asl cosa intende fare? Pensa di aver gi dato una risposta al problema, mandando via le persone o intende prendere provvedimenti per capire lo stato di benessere del suo personale sanitario perch non avvengano pi episodi simili?¯.®Qualcosa che non ha funzionato nella Rsa di Narnali c’ stato – conclude – Bisogna capire cosa effettivamente scattato e non andato bene. Ci chiediamo: quanti di questi operatori hanno chiesto di andare via da li e non sono stati ascoltati?¯.Nella lettera il sindacato di piazza Mercatale sottolineava molte carenze: la met del personale infermieristico presentava limitazioni alla mansione lavorativa prescritte dal medico competente aziendale; quasi la totalit del personale infermieristico presentava eccedenze orarie rispetto al dovuto, oltre a ferie arretrate non godute; i 53 ospiti fra fissi e diurni richiedevano costante e complessa assistenza (ossigenoterapia, pompe ad infusione, terapie impegnative).Sara Bessi da La NazionePrato
23 2 minuti di lettura