FP CGIL FIRENZE: II NEMICO ALLE PORTE: LA SCUOLA INFANZIA COMUNE DI FIRENZE SU ORLO PARALISI E CAOS

Da mesi denunciamo i rischi connessi alle scelte fatte dall’Amministrazione per la scuola. Ora ci siamo: I’esaurirsi della graduatoria per le supplenze – frutto inevitabile della doppia scelta di bloccare ogni nuova assunzione di ruolo e di coprire solo con personale precario i sempre piu grandi buchi nell’organico – sta portando alla paralisi il servizio e determina condizioni di lavoro pesanti e insostenibili per glile insegnanti e tutto il personale delle scuole, alle prese con la mancanza crescente di supplenti e alla necessit… di far fronte alle esigenze quotidiane delle scuole con rabberci di ogni tipo, con i bambini spostati come pacchi da una stanza all’altra, oppure con classi affollate oltre ogni limite previsto e consentito dalle norme. Soluzioni sbagliate che, oltretutto, possono solo rimandare I’inevitabile collasso del sistema, ben visibile dietro I’angolo della prossima epidemia influenzale …Una situazione che manda in malora ogni tentativo di fare scuola in maniera dignitosa e che sta determinando le prime, risentite reazioni anche da parte dei genitori, che rischiano per• di scaricarsi non su chi ne ha la responsabilit…, ma sul primo insegnante a portata di mano, creando ulteriori tensioni e difficolt….Sarebbe quindi augurabile che qualcuno facesse finalmente un bilancio serio su quanto dannose siano state certe decisioni (rottamiamo la scuola comunale, statalizzazione, no a nuovi concorsi) prese senza valutarne le ricadute immediate e, probabilmente, nemmeno quelle sul medio e lungo periodo, rifiutando per di pi—, con una certa dose di arroganza, anche ogni confronto in merito con lei lavoratori del settore e le loro rappresentanze.Questa necessaria riflessione dovrebbe poi accompagnarsi a fatti concreti per mettere una pezza all’emergenza e porre in sicurezza anche per il futuro il servizio, evitando cos di scaricarne le conseguenze su chi lavora. E siccome questo proprio non ci piace, ci permettiamo, ancora una volta, di indicare le cose che, secondo noi, vanno fatte subito:1) Avviare nei modi pi— rapidi e semplici possibili le procedure per costruire unanuova graduatoria di personale a tempo determinato da utilizzare per lesupplenze;2) Dare indicazioni precise alle scuole sulle procedure da seguire in caso diemergenza e di sforamento dei limiti accettabili nel numero dei bambini, senzaricorrere alle solite litanie del tipo facciamo uno sforzo tutti insieme .. oppure Š solo perquesta volta, Š una situazione eccezionale .. perch‚ non siamo pi— di fronte all’eccezione eperch‚ lo sforzo tocca sempre e solo ai soliti;3) Metter mano immediatamente anche al concorso per assunzioni a tempoindeterminato con cui affrontare i problemi gravissimi e altrimenti non risolvibilidel prossimo anno scolastico.In attesa che chi deve affronti questo disastro annunciato, legli insegnanti e tutto il personale delle scuole Š bene non si rassegnino a subire in silenzio, mettendo in atto comportamenti concreti di resistenza:1) Nel caso non arrivino le supplenti avvisare subito i delegati sindacali e segnalare ilproblema (giorni scoperti dalle supplenze, numero bambini da dividere, ecc,) alla sede dellaCgil (fax n. 055 2769749 – email: cgil@comune.fl.it);2) Chiamare telefonicamente direttamente anche la Dirigente del servizio Dott.ssa Boboli,chiedendo indicazioni concrete su come gestire la situazione;3) Pretendere un ordine di servizio scritto qualora si sia costretti a tenere in scuola un numerodi bambini oltre i limiti previsti dalle norme (29 per sezione);4) Avvisare i rappresentanti dei genitori che ogni eventuale disagio non Š imputabile alpersonale, ma alla situazione in cui Š costretto ad operare.Ma questo non basta: dobbiamo uscire dalla passivit… e dall’idea, ancora diffusa, che poi tutto si aggiusta. Dobbiamo pretendere che l?Amministrazione chiarisca come intende affrontare i problemi dell’oggi e del domani. Dobbiamo portare in ogni sede, in ogni riunione, in ogni collegio le nostre richieste e il nostro punto di vista, pretendere risposte, esplicitare che il tempo degli accomodamenti e della fiducia senza contropartite Š finito. COMÿ

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