Gli oltre 8.000 lavoratori di Unipol e Fonsai sono pronti a incrociare le braccia contro le modalit con cui la compagnia controllata dalle Coop rosse sta portando avanti la fusione tra i due gruppi. La prossima settimana ci sar uno sciopero di due ore ha detto all’Ansa Giovanni Cavalcanti, segretario nazionale della Fisac con responsabilit sul settore assicurativo. I lavoratori hanno affidato ai sindacati un pacchetto di otto ore di sciopero per convincere Unipol e il suo a.d, Carlo Cimbri, a desistere da quella che il responsabile del settore assicurativo della Uilca, Renato Pellegrini, definisce una gestione alla Marchionne della fusione.ÿÿLa data dello sciopero, in via di definizione, potrebbe essere fissata per il prossimo 20 o 21 gennaio. I sindacati contestano a Unipol le modalit con cui la compagnia bolognese sta procedendo alla fusione con Fonsai, operazione che porter con s 2.240 esuberi. Laccordo quadr presentato dalla compagnia bolognese non contempla infatti alcune garanzie giudicate fondamentali dai lavoratori, come il requisito della volontariet nei trasferimenti tra sedi del gruppo e l’assicurazione che non si far ricorso ai licenziamenti collettivi. Si tratta di garanzie che abbiamo concordato in tutte le riorganizzazioni che hanno interessato il settore assicurativo in questi anni ha detto Cavalcanti sottolineando in particolare come i consistenti trasferimenti da Torino a Milano e da Firenze a Bologna, in assenza del requisito della volontariet , rischiano di trasformarsi in licenziamenti mascherati. Il negoziato partito male – ha spiegato Pellegrini – notiamo una discrasia tra le dichiarazioni di Cimbri, che non perde occasione per valorizzare la concertazione, e una gestione del tavolo del negoziato che presenta rigidit e chiusure che vanno nella direzione della macelleria sociale. O Unipol ripensa le sue posizioni o si corre il rischio di una conflittualit che non giova a nessuno. (ANSA).
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