NON ESCLUDONO scioperi e iniziative di protesta. A tutto sono disposti i sindacati pur di ottenere garanzie ®scritte e serie¯ da parte di Fondiaria-Sai sul futuro dei 500 dipendenti che lavorano nella sede legale di piazza Libert . La quale, secondo quanto sancito dal consiglio e dichiarato dall?amministratore delegato della societ , Fausto Marchionni, sar presto trasferita a Torino. Oggi, alle 14.30, a Milano, i sindacati incontreranno la propriet . L?incontro era fissato da tempo. Argomento da trattare il conferimento di un pacchetto di 15 immobili, tra cui probabilmente quello di piazza Libert , al fondo immobiliare Rho, che si occuper di riaffittarli. L?operazione, annunciata in agosto dall?amministratore delegato, servirebbe a realizzare plusvalenze per aggiustare il bilancio di quest?anno e garantire dividendi agli azionisti. Un?operazione che aveva gi provocato allarme tra i lavoratori, preoccupati di una futura riduzione dei posti di lavoro. ®Ma alla luce delle nuove dichiarazioni di Marchionni ? spiega Agostino Iscaro, rappresentante aziendale e segretario regionale della Fiba-Cisl ? la questione degli immobili, gi preoccupante, rischia di passare in secondo piano. In ballo ci sono, infatti, 450 lavoratori, le loro famiglie, i loro figli. Che non possono trasferirsi a Torino o a Milano. N ci possiamo aspettare la peggiore, ma crediamo la meno probabile, eventualit , ovvero i tagli del personale¯. Per questo, nell?incontro di oggi i sindacati chiederanno spiegazioni su quanto appreso dai giornali. ®Vogliamo garanzie sul futuro della sede di Firenze¯ sottolinea Iscaro. Ma la preoccupazione tanta, anche perch dalla propriet , ®che solita annunciare le nuove operazioni sui giornali¯, i sindacati non si aspettano grandi risposte. ®In occasione della presentazione del piano industriale ? fa presente Iscaro ? chiedemmo ragguagli sul possibile trasferimento della sede a Torino. Ma la propriet non ci forn alcuna risposta, perch, ci disse, non era argomento all?ordine del giorno¯. ®E? una situazione grave per l?intera citt ? il commento di Vittorio Lazzeri, della Fisac-Cgil ? che rischia di perdere un?altra delle poche grandi aziende rimaste sul territorio. E a questo proposito brilla l?assenza del sindaco Renzi, che sulla vicenda non si pronunciato e che non ha risposto alla nostra richiesta di incontro, fatta a fine agosto¯. L?incontro di oggi risulter decisivo. Se si risolver in una fumata nera, potrebbe segnare l?inizio di un lungo periodo di mobilitazione dei lavoratori, che domani si riuniranno in assemblea per decidere il da farsi.Monica PieracciniDA LA NAZIONE
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