Licenziati? Ma il sindacato la sa la differenza tra un licenziamento e una cassa integrazione? Qual la responsabilit di Ataf in questa vicenda? Nessuna. Opi-tec un privato, i suoi direttori e dirigenti sono privati: hanno scelto di mettere in mobilitA’ 12 lavoratori e la responsabilit loro. Che c’entra Ataf, che ha solo un rapporto di fornitura? Allora, secondo questa logica, se Ataf risparmia sui consumi di benzina e gasolio, i lavoratori della Esso o dell’Agip rischiano il posto per colpa nostra?. Cos il presidente di Ataf, Filippo Bonaccorsi, sulle dichiarazioni rilasciate oggi dalla Cgil in merito alla vicenda Opi-tec. Ataf ribadisce ancora una volta che Opi-tec controllata dal gruppo Cap Lazzi e che l’azienda di viale dei Mille detiene soltanto il 35% del capitale sociale. Ataf – si legge in una nota – non ha alcun ruolo nella gestione dell’azienda, non ha nessun membro nel Cda di Opi-tec, n nel collegio sindacale. Ataf, dal 31 luglio, ha prorogato a Opi-tec il contratto per la manutenzione a regolari prezzi di mercato. (ANSA)Decisamente troppo per la Cgil fiorentina che per bocca del suo segretario generale Muaro Fuso ha risposto a stretto giro:Il Presidente dell’ATAF dovrebbe sapere che OPI-TEC ha aperto esattamente una procedura di mobilit , quindi un licenziamento collettivo per dodici lavoratori.La pratica dello scaricare la responsabilit per questi licenziamenti soltanto su OPI-TEC non appare corretta per un soggetto, ATAF, che partecipa all’azionariato della stessa.ATAF che sostanzialmente una committenza pubblica, nel modificare l’appalto con OPI-TEC di cui possiede appunto il 35%, dovrebbe preoccuparsi che i lavoratori addetti a quell’attivit non pi concessa in appalto seguano l’attivit stessa che continuer ad essere svolta comunque.Si tratterebbe di una prassi di responsabilit sociale corretta ed auspicabile sempre, a maggior ragione oggi in piena crisi. nb
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