IL CASO – LAVORAVA NEL NEGOZIO DI ARMANI: PRIMA UN TUMORE, POI UN INCIDENTE -La Cgil: `Superate di poco le assenze consentite. L`azienda ci ripensi` -IL MOMENTO non dei pi tranquilli. Si parla di abolire l`articolo 18 e la presidente nazionale degli industriali, Emma Marcegagla, si scagliata contro i sindacati, a suo giudizio difensori di ® ladri e fannulloni¯. Il clima teso e, se c` anche una minima cosa che non va, non si perde occasione, da una parte e dall`altra, di sbatterla in faccia. In questo caso, racconta Enrico Talenti, della Filcams Cgil di Firenze,- dal punto di vista etico qualcosa che non va c`. ®Chi, per qualche ragione, si trova in seria difficolt , non pu essere liquidato – spiega il rappresentante sindacale con una lettera di licenziamento¯. Perch la trentenne commessa che da diversi anni lavorava, con contratto a tempo indeterminato, nel negozio fiorentino di Armani, in piazza Strozzi, non , secondo quanto denuncia la Cgil, n fannullona n ladra. Semmai una donna che non si pu definire fortunata.Si ammalata di un tumore e per questo si assentata diversi giorni da lavoro. E` guarita, tornata in negozio a lavorare, ma poi ha avuto un grave incidente stradale, in seguito al quale lo scooter sul quale era a bordo si incendiato. Lei si ustionata e per questo stata di nuovo costretta a stare a casa. E` trascorso altro tempo, quindi si ripresentata a lavoro, pur non essendo guarita del tutto. Dopo due giorni, non ce l`ha fatta. A causa di una pericolosa infezione dovuta ricorrere al pronto soccorso, dove le hanno pre- scritto di stare ancora a riposo. Nel frattempo, per, la ragazza ha superato i 180 giorni di malattia previsti dalla normativa, che per il contratto del commercio vengono calcolati sui 365 giorni precedenti alla data di presentazione del certificato medico. ®Ha sfocato di 10 giorni, come si legge nella lettera di licenziamento – spiega Enrico Talenti – ma noi riteniamo che potesse essere avvertita, come di solito fanno le aziende. Poteva infatti prendere un`aspettativa, o utilizzare ferie o permessi che aveva in abbondanza, pur di non perdere il lavoro.Un comportamento cos non ce lo saremmo mai aspettati da Armani¯. ®L`azienda di recente ha fatto dei regali ai propri dipendenti, come i 1.000 euro per difendersi dalla crisi, o l`orologio a Natale – prosegue Talenti – ma la lavoratrice avrebbe sicuramente preferito a questi il mantenimento del posto di lavoro¯. Dal primo febbraio la ragazza infatti a casa, con un mutuo da pagare. ®L`assemblea dei lavoratori – sottolinea il sindacalista – ha manifestato sorpresa e forte preoccupazione per questo fatto e perci chiederemo ad Armani di ritornare sulle proprie decisioni, sicuri che in questo caso non faremo gli interessi di una fannullona o di una ladra¯. Se per, annuncia Talenti, ®l`azienda non far dietrofront, allora impugneremo il licenziamento, perch riteniamo ci siano gli estremi per farlo¯. Sul fronte opposto abbiamo contattato prima il negozio, quindi l`ufficio stampa di Armani. Avremmo voluto riportare anche la versione della Giorgio Armani spa sulla vicenda. Ma la risposta che abbiamo ottenuto, tra Firenze e Milano, stata: ®No comment¯.ÿ
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