Fiom Cgil: Perini Navi,molte le manifestazioni di interesse. Arrivare in tempi brevi alla vendita

Braccini, “Ci misureremo con le imprese interessate sulla base di precisi piani industriali, di garanzia, prospettiva e sugli investimenti.  Perini Navi resta un cantiere che ha importanti asset, un marchio di riferimento mondiale, purtroppo è fermo da tempo e bisogna fare ripartire le produzioni in fretta”.

A seguito della conferma del fallimento, bisogna arrivare in tempi brevi alla vendita del cantiere, all’assunzione di tutti i lavoratori e al rilancio dell’indotto. Registriamo molti interessi imprenditoriali, anche di ventilate società estere.
Dopo la vendita del cantiere Yildiz in Turchia, probabilmente la vendita di Perini Navi è più appetibile.
Tuttavia è il caso di ricordare che il cantiere Turco non venne comprato dalla Perini Navi per caso.
Anche se inizialmente facevano solo gli scafi, è un cantiere in grado di costruire barche e, presumibilment,e diventerà un cantiere di riferimento nel mediterraneo.
Non averlo valorizzato è un errore, ma ormai, da tempo, le ragioni strettamente economiche hanno prevalso su quelle di fondamento industriale.
Il cantiere di Viareggio e quello di La Spezia sono complementari.
Il cantiere Beconcini venne comprato da Perini Navi perché a Viareggio non trovarono spazi idonei per costruire gli alberi e per un problema di fondali, l’alberamento delle imbarcazioni, infatti, viene fatto a La Spezia.
Per quanto ci riguarda ci misureremo con le imprese interessate sulla base di precisi piani industriali, di garanzia, prospettiva e sugli investimenti.
Perini Navi resta un cantiere che ha importanti asset, un marchio di riferimento mondiale, purtroppo è fermo da tempo e bisogna fare ripartire le produzioni in fretta.
Ci aspettiamo che con l’eventuale rilancio dell’azienda, visto i grandi marchi interessati, ci sia anche un cambiamento del modello produttivo, la valorizzazione e la crescita delle competenze.
La qualità delle imbarcazioni va di pari passo anche alla qualità del lavoro, al rispetto della sicurezza e dei diritti dei lavoratori.
Una discussione sulla Nautica con le Istituzioni e le imprese riguardo le prospettive di tutto il settore si rende più che mai necessaria, ogni situazione aziendale non va vista come un caso a se, ma va inquadrata in un quadro d’insieme del mare in un polo del mediterraneo”.
Massimo Braccini, segretario generale Fiom Cgil Toscana

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