Nulla di fatto nell’incontro di ieri pomeriggio, iniziato alle 15.30 e si concluso alle 17.30, fra azienda e sindacati per la cassa integrazione a zero ore per tutti i 450 dipendenti dal 9 dicembre al 6 gennaio nello stabilimento Pirelli di Figline Valdarno.L’azienda, per ora, ha detto no a tutte le richieste avanzate da Rsu e organizzazioni sindacali. Non c’ stata rottura, un nuovo incontro stato fissato per gioved prossimo, ma quasi.Una delle richieste riguardava la riassunzione di 11 interinali il cui contratto scade il 30 novembre. La risposta stata negativa. Non solo, l’azienda ha detto che dovr pensare se assumere a tempo indeterminato 5 contratti a termine in scadenza il 31 dicembre e a cosa farne di altri 17 in scadenza nei prossimi mesi. Tutti hanno pi di 44 mesi di ?precariato? alle spalle e la loro stabilizzazione prevista da un precedente accordo liberamente sottoscritto.Risposta negativa anche alla richiesta di integrare con risorse proprie l’assegno di cassa integrazione.Per quanto riguarda i volumi produttivi del 2009 l’azienda che aveva parlato di 16.200 tonnellate di cordicella metallica scesa ancora nelle previsioni, 14.800-15.000 tonnellate massimo.Insomma, nel futuro immediato dei lavoratori c’ altra cassa integrazione se non di peggio.L’azienda ha detto no anche alla richiesta di spostare in avanti di una settimana l’inizio della cassa e la chiusura dello stabilimento. Questo spostamento permetterebbe ai lavoratori di maturare un rateo di 13esima, ferie e permessi che tradotti in soldi fanno circa 350 euro lordi. Con gli stipendi che hanno e con il futuro incerto che si prospetta loro, credono non gli si possa negare.nb
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