Fiom Cgil FI: Dedalus SpA non rispetta accordo e non stabilizza 11 tempi determinati che fanno assistenza agli ospedali

Alessandra Scoscini, decisione non accettabile. LÕAzienda si trincera dietro un cavillo, dal momento che non  stata indetta una nuova gara di appalto, ma si  andati ad un rinnovo annuale della gara in essere ha deciso di usarli con contratto di staff leasing. Auspichiamo un ripensamento, in caso contrario siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni necessarie. Dopo tre anni di contratto a termine e con un accordo che prevedeva lÕassunzione a tempo indeterminato in caso di rinnovo della gara, la Dedalus SpA di Firenze ha comunicato di non assumere a tempo indeterminato 11 lavoratori che si occupano di assistenza ai presidi ospedalieri e di utilizzarli invece attraverso un contratto di staff leasing.Per Alessandra Scoscini della Fiom Cgil di Firenze ÒQuesta decisione non  accettabile. LÕAzienda si trincera dietro un cavillo, dal momento che non  stata indetta una nuova gara di appalto, ma si  andati ad un rinnovo annuale della gara in essere, Dedalus non rispetta il senso materiale e morale dellÕaccordo che prevede lÕassunzione in caso di riconferma dellÕappalto.Fa ancora pi riflettere unÕazione di questo genere da parte di un gruppo industriale che opera in un settore altamente strategico per il Paese, quello del servizio e assistenza software clinico sanitario, e che conta circa 1200 lavoratori in Italia, quasi 200 su Firenze.Questi 11 lavoratori contribuiscono alla tenuta ed al buon funzionamento dei nostri ospedali, che sono tutti impegnati, senza sosta, nellÕemergenza Covid-19.é anche grazie al loro lavoro silenzioso che tutti assieme, come sistema Paese, si sta cercando di superare un momento di una complessitˆ mai affrontata.Ma questo, nella logica del profitto fine a se stesso, non ha importanza, lÕazienda considera questi lavoratori solo come un possibile problema da qui ad un anno. Ed oggi decide che il problema sarˆ di qualcun altro. In quanto dipendenti di una agenzia di somministrazione, infatti, basta non rinnovare il contratto commerciale e di loro ci si pu˜ dimenticare.Auspichiamo che lÕAzienda torni sui propri passi e che decida, come  doveroso, di onorare lÕimpegno anche morale preso qualche anno fa, assumendo a tempo indeterminato questi 11 metalmeccanici che, ogni giorno, supportano gli sforzi di chi lavora per salvarci tutti.Se non lo farˆ siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni necessarie.Non contestiamo solo il metodo, ma anche il merito della questione, questi lavoratori sono una risorsa importante per la loro esperienza pluriennale ed anche nel caso in cui lÕappalto in cui attualmente lavorano non fosse riassegnato a Dedalus, le loro competenze potrebbero essere messe a servizio di altre attivitˆ o comparti dellÕAzienda. Non si capisce come 11 lavoratori in un organico di 1200 possano rappresentare un problema di ricollocazione e/o di formazione per altri incarichi.Superata lÕattuale fase di emergenza, il settore sanitario nel suo complesso dovrˆ necessariamente essere potenziato e in un simile scenario aziende come la Dedalus saranno chiamate a dare il loro contributo, sviluppando e potenziando gli strumenti che giˆ oggi mettono in campo, dalle applicazioni software, ai sistemi di monitoraggio, allÕassistenza tecnica telefonica.ÓÊ

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