Fincantieri: acquisirà società Inso e la sua controllata Sof. Fiom Firenze, passo importante per ripartenza

Fincantieri, attraverso la sua controllata Fincantieri Infrastructure, rileverà INSO – Sistemi per le Infrastrutture Sociali S.p.A., e la sua controllata SOF, parte del gruppo Condotte, in amministrazione straordinaria dal 2018. L’operazione verrà perfezionata a seguito dell’intervenuta autorizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico ai commissari straordinari per la cessione dei complessi aziendali della società. Fincantieri Infrastructure procederà con la costituzione di una NewCo al cui capitale parteciperanno la stessa azienda in misura tendenzialmente pari al 90%, e Sviluppo Imprese Centro Italia SGR S.p.A. (“SICI”), in rappresentanza della Regione Toscana, per la restante quota. “Questa operazione – ha commentato l’Amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono – si inquadra nel continuo processo di crescita e di ampliamento delle nostre competenze, e consentirà ad INSO di allargare la sua offerta anche attraverso le esperienze che il nostro Gruppo ha sviluppato nel settore dell’elettronica. Nel contempo, dal punto di vista commerciale, la rete di relazioni che Fincantieri ha stabilito in tutto il mondo agevolerà e consoliderà la presenza di INSO nel mercato, perché la società potrà valersi della capacità di Fincantieri di sostenerne l’attività operativa e lo sviluppo”. “L’intervento coordinato dalla presidenza di Regione Toscana e da Fincantieri nonché il dialogo con i Commissari dell’amministrazione straordinaria, nel rispetto dei ruoli, consente – ha sottolineato il presidente della regione Toscana Eugenio Giani – di raggiungere un risultato non scontato salvaguardando un patrimonio industriale, di competenze nella progettazione di opere ed infrastrutture, nonché un portafoglio di commesse tra le quali figurano importanti ospedali da realizzare anche in Toscana. Si tratta di un’operazione non speculativa che, salvando INSO, in realtà crea i presupposti per delle ricadute industriali aggiuntive nel territorio su cui avremo modo di lavorare assieme a Fincantieri. Il coinvolgimento di Sici rappresenta anche una nuova modalità per risolvere crisi aziendali nell’ambito di una visione territoriale più ampia e non solo emergenziale”. “Siamo orgogliosi che la collaborazione con Regione Toscana abbia consentito il rilancio di un’eccellenza attiva in un comparto strategico e di impatto – ha dichiarato il Presidente di SICI, Vittorio Gabbanini – anche in questo momento storico: INSO ha realizzato negli ultimi 60 anni oltre 80 strutture ospedaliere e, puntando su innovazione e capacità di esecuzione, è riuscita a mantenere il valore aziendale, nonostante le crisi dei precedenti gruppi di appartenenza. Siamo convinti che l’ingresso di Fincantieri apra importanti prospettive anche in ambito regionale. Con questa operazione, SICI conferma la propria mission di partner finanziario a sostegno delle eccellenze del territorio, a fianco di realtà di assoluto standing come Fincantieri, con l’ottica di creare valore industriale e sociale tramite l’utilizzo degli strumenti di private capital”.
INSO, fondata negli anni ’60 e parte del gruppo Condotte dal 2012, è specializzata nello sviluppo di progetti di costruzione e fornitura di tecnologie nei settori della sanità, dell’industria e del terziario. Con un’esperienza maturata con realizzazioni in più di 20 paesi nel mondo, INSO attualmente vanta nel proprio portafoglio importanti commesse sia in Italia (la Città della Salute di Sesto San Giovanni, l’ospedale di San Gavino, di Cisanello a Pisa, di Vimercate, e il nuovo carcere di Bolzano) che all’estero (Cile, Francia, Grecia, Qatar, Algeria). Le aree di attività in cui opera la società sono: la costruzione, come general contractor per la realizzazione di infrastrutture per la sanità ed altri settori; le concessioni e la gestione, in cui opera direttamente o tramite la controllata SOF svolgendo servizi di facility management; la fornitura di strumentazione, come system integrator nella fornitura di apparecchiature e tecnologie medicali. INSO vanta un carico di lavoro rilevante pari a circa 1 miliardo di euro e negli ultimi anni, in cui ha certamente sofferto della situazione in cui si è venuto a trovare il suo azionista, sia dal punto di vista commerciale che operativo, ha registrato un fatturato medio pari a circa 150 milioni. SOF nel 2019 ha registrato un fatturato di 37,5 milioni con un carico di lavoro pari a circa 400 milioni, di cui circa il 60% legato a contratti di concessione avente durata molto estesa compresa tra i 20 e i 30 anni. Complessivamente le due società occupano circa 450 lavoratori, una forza occupazionale che sarà mantenuta con il perfezionamento dell’operazione. (ANSA).

Fincantieri: acquisirà la società Inso  Bono: “operazioni dentro nostro processo di crescita”
Fincantieri, attraverso la sua controllata Fincantieri Infrastructure, rileverà INSO – Sistemi per le Infrastrutture Sociali S.p.A., e la sua controllata SOF, parte del gruppo Condotte, in amministrazione straordinaria dal 2018. Fincantieri Infrastructure procederà con la costituzione di una NewCo al cui capitale parteciperanno la stessa azienda in misura tendenzialmente pari al 90%, e Sviluppo Imprese Centro Italia SGR S.p.A. (“SICI”), in rappresentanza della Regione Toscana, per la restante quota. “Questa operazione – ha commentato l’Amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono – si inquadra nel continuo processo di crescita e di ampliamento delle nostre competenze, e consentirà ad INSO di allargare la sua offerta anche attraverso le esperienze che il nostro Gruppo ha sviluppato nel settore dell’elettronica. Nel contempo, dal punto di vista commerciale, la rete di relazioni che Fincantieri ha stabilito in tutto il mondo agevolerà e consoliderà la presenza di INSO nel mercato, perché la società potrà valersi della capacità di Fincantieri di sostenerne l’attività operativa e lo sviluppo”. Secondo il governatore della Toscana “Si tratta di un’operazione non speculativa che, salvando INSO, in realtà crea i presupposti per delle ricadute industriali aggiuntive nel territorio su cui avremo modo di lavorare assieme a Fincantieri”. INSO, fondata negli anni ’60 e parte del gruppo Condotte dal 2012, è specializzata nello sviluppo di progetti di costruzione e fornitura di tecnologie nei settori della sanità, dell’industria e del terziario. Con un’esperienza maturata con realizzazioni in più di 20 paesi nel mondo, INSO attualmente vanta nel proprio portafoglio commesse sia in Italia (la Città della Salute di Sesto San Giovanni, l’ospedale di San Gavino, di Cisanello a Pisa, di Vimercate, e il nuovo carcere di Bolzano) che all’estero (Cile, Francia, Grecia, Qatar, Algeria). (ANSA).
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Fincantieri acquisirà Inso e la controllata Sof. Fiom Cgil Firenze, “passo importante per la ripresa del processo produttivo

La riassunzione di tutti i 450 lavoratori e la garanzia del mantenimento per tre anni dei livelli occupazionali sono punti imprescindibili sui quali, come Fiom Cgil di Firenze, vigileremo costantemente”.

“Finalmente un passo importante per la ripresa del processo produttivo di Inso Spa e Sof Spa. Dopo svariati mesi di attesa ed incertezza e numerosi rinvii di vendita, una nuova società, composta al 90% Fincantieri e al 10% Sici (il gestore di fondi d’investimento che ha come socio di riferimento al 31% Fidi Toscana, partecipata al 49% dalla Regione Toscana), rileverà entrambe le società, specializzate nella costruzione e manutenzione di ospedali.

Per noi è importante sottolineare due punti:

Il primo che l’operazione Fincantieri-Regione-Sici nasce con l’obiettivo di coniugare la soluzione di una crisi aziendale con una strategia di sviluppo e di salvaguardia del patrimonio industriale del territorio. L’intervento temporaneo di un investitore “pubblico” di minoranza è nuovo per la Regione Toscana e per questo crediamo che, se andrà a buon fine, possa essere una premessa per la stessa Regione di estendere questa modalità di risoluzione ad altre vertenze, tanto più in una fase di crisi come questa.

Il secondo è che la riassunzione di tutti i 450 lavoratori e la garanzia del mantenimento per tre anni dei livelli occupazionali sono punti imprescindibili sui quali, come Fiom Cgil di Firenze, vigileremo costantemente. Chiediamo di convocare al più presto un tavolo con i nuovi soggetti per l’illustrazione di un piano industriale in grado di rilanciare l’attività in maniera seria e responsabile. Dobbiamo dare certezze ai lavoratori, pertanto è una nostra priorità conoscere attraverso quali linee guida la dirigenza pensa di ripartire per salvaguardare queste due realtà così importanti e strategiche per la sanità pubblica italiana in una fase come quella attuale in cui l’emergenza coronavirus ha confermato la necessità di spingere con forza sullo sviluppo di nuove infrastrutture nel settore sanitario.

Vogliamo ringraziare le Istituzioni per il ruolo svolto in questa vertenza, ma soprattutto i lavoratori per la loro tenacia nel costruire un altro pezzo di questo percorso”.

Lo dichiara Stefano Angelini della Fiom Cgil Firenze
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Fincantieri: Mise firma decreto per acquisto Inso e Sof
Con decreto del 12 novembre il Ministero dello Sviluppo Economico ha autorizzato l’aggiudicazione dei complessi aziendali facenti capo a Inso, inclusa la controllata Sof, a Fincantieri Infrastructure. Lo afferma Inso in una nota. Il contratto di cessione prevede l’integrale trasferimento di tutte le commesse ricomprese nel portafoglio di Inso e Sof, il mantenimento per 3 anni dei livelli occupazionali, e l’implementazione del Piano Industriale elaborato dai commissari per il rilancio e lo sviluppo del gruppo. L’operazione di cessione prevede il trasferimento dell’intero portafoglio esistente, che ammonta a circa 1,4 miliardi di euro, di cui circa 1 miliardo relativo ad Inso composto da 26 commesse, di cui 13 relative all’esecuzione di contratti di progettazione e costruzione; circa 420 milioni di euro in capo alla controllata Sof, di cui circa il 90% per commesse ad oggi già avviate. Sono state stabilizzati circa 450 lavoratori, pari al 100% del personale di Inso e Sof.
Inso è un general contractor specializzato nello sviluppo di progetti di costruzione e fornitura di tecnologie per i settori della sanità, che sviluppa le attività di gestione e di facility management in sinergia con la controllata Sof. I commissari straordinari Giovanni Bruno, Gianluca Piredda e Matteo Uggetti esprimono “viva soddisfazione” per il completamento del percorso di cessione “in soli 15 mesi dall’approvazione del programma avvenuta a luglio del 2019”. I commissari osservano che la durata media di analoghe procedure di amministrazione straordinaria secondo la Legge Marzano, in base alle statistiche del Mise, si attesta intorno ai tre anni. “Con il trasferimento al gruppo Fincantieri oggi autorizzato – sostengono – non solo si completa il per intero il programma di cessione dei complessi aziendali di Inso tutelando tutti i dipendenti del gruppo, ai quali va il nostro ringraziamento per lo sforzo profuso in questi mesi, ma si valorizza un asset fondamentale per il paese che potrà contribuire, proprio in questo momento di particolare crisi conseguente alla pandemia da Covid-19, al rilancio ed all’ammodernamento delle strutture ospedaliere in italia e nel mondo”. (ANSA).

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