FINANZA LOCALE: BERTOLUCCI (ASSESSORE REGIONALE), TEMPI DURI, A RISCHIO INTERVENTI PUBBLICI E WELFARE

Lo scenario che sembra palesarsi ‚ quello di un progressivo ridimensionamento dell’intervento pubblico oltre che di una razionalizzazione della spesa pubblica. Ed Š chiaro che una scelta di riduzione del ruolo pubblico nell’intermediazione tra fisco e servizi ridimensiona il concetto di welfare, rimettendo in discussione anche il rapporto fra Regione ed Enti locali in presenza di minori risorse disponibili. Lo spiega l’assessore al bilancio e alle finanze della Regione Toscana, Giuseppe Bertolucci, che coglie l’occasione della presentazione del rapporto annuale sulla finanza locale in Toscana, un’iniziativa organizzata stamani dalla Regione e dall’Irpet nella sala convegni del Monte dei Paschi di Siena in via dei Pecori 6 a Firenze, per sottolineare i rischi che si accompagnano alle misure annunciate o gi… adottate dal governo per il risanamento della finanza pubblica. L’entit… del contributo chiesto alle Regioni con il Dpef 2009-2013 – aggiunge – Š tale da richiedere una forte azione di razionalizzazione della spesa, finalizzata al raggiungimento del pareggio di bilancio 2011. Visti le difficolt… e criticit… dovute alla lenta crescita del Pil, si rischia di mettere in discussione azioni e interventi di particolare rilevanza sociale e economica. In questi anni agli Enti locali Š stato chiesto un grosso contributo al miglioramento del saldi di finanza pubblica – spiega – Quelle misure hanno inciso gravemente sui bilanci degli Enti territoriali. Dal rapporto emerge con evidenza come gli Enti locali si siano trovati ad operare in un quadro di ristrettezze finanziarie. Penso che non ci attendano tempi migliori. Quanto allo sbandierato federalismo fiscale, per l’assessore Bertolucci dal 2001 se ne ‚ parlato molto ma ancora – ricorda – non sono state emanate le norme attuative dell’articolo 119 della Costituzione. Anzi l’autonomia impositiva degli Enti territoriali ha subito diversi colpi: ultimo una nuova sospensione, decisa dal governo, del potere di Regioni e Enti locali di deliberare aumenti di tributi e addizionali. Sono comportamenti – conclude l’assessore – in netta contraddizione con l’avvio del federalismo fiscale. Il governo su questi temi dimostra un approccio poco partecipativo e collaborativo e con un’idea di redistribuzione delle risorse che rischia di rimettere in discussione i rapporti tra nord e sud del paese. (ANSA).

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