di Danilo Renzullo da Il TirrenoPontedera. Ieri sono continuati i blocchi diÿ camion e tir. Lo stridulo suono dei fischietti riecheggia nell`insolito silenzio della zona industriale. Squarciato, dopo alcune ore di protesta, da un applauso che accompagna l`annuncio della proclamazione di uno sciopero generale della metalmeccanica. La protesta. Non ci sono n tir, n camion. I pochi mezzi rimasti in viale Africa hanno i motori spenti. Fermi e incolonnati. Circondati dai lavoratori della Tmm e da quella rabbia per una chiusura improvvisa che ieri mattina scesa di nuovo in strada. Bloccando il via vai dei mezzi che avrebbero dovuto alimentare con le merci arrivate da chiss dove i magazzini della Piaggio e delle altre fabbrica dell`area industriale di Pontedera. Uno accanto all`altro. Due blocchi di operai sbarrano gli accessi alla rotonda presidiata da polizia, carabinieri e polizia municipale. Agli operai della fabbrica che produce marmitte per moto e scooter, per la quale stato avviato un percorso di liquidazione e per i suoi 85 lavoratori una procedura di licenziamento collettivo, si unita anche una delegazione di lavoratori Piaggio, l`azienda mono committente della Tmm. Solidariet , ma non solo. La strada che porta ai magazzini della fabbrica delle due ruote bloccata dallo striscione e da una deci- na di lavoratori della Asso Werke di Fornacette. Poco pi in l una delegazione della Continental di Pisa. ®Non una lotta contro Piaggio. A Piaggio chiediamo di assicurare le commesse che ci hanno permesso di lavorare fino a qualche settimana fa per cercare di trovare un imprenditore interessato a rilevare la fabbrica. Questa una lotta per la difesa dei posti di lavori e contro la Tmm¯, ripetono i delegati Rsu dello stabilimento distante poche decine di metri dai picchetti. Una lotta contro Tmm, ma non solo. Sull`asfalto di viale Africa, varie realt operaie della Valdera hanno iniziato a muovere i primi passi di una resistenza che prova a difendere gli ultimi pezzi di quel comparto, la metalmeccanica, che per il territorio da sempre sinonimo di lavoro e ricchezza. Un puzzle composto da decine di piccole, medie e grandi aziende che negli stato smontato dalla crisi e dalle delocalizzazioni. Una crisi che riguarda tutti. Tmm, ma non solo. A tremare l`indotto della societ che fa capo al gruppo Csl di Torino, ma anche il castello di piccole e piccolissime aziende che rischia di sgretolarsi da un momento all`altro. La vertenza. Sotto le tende del presidio permanente allestito davanti ad uno degli ingressi della Tmm, sbarrato con catene e lucchetti, i segretari provinciali di Cgil, Cisl, Uil e quelli delle federazioni dei metalmeccanici dei sindacati confe- derali elencano i passaggi di una vertenza che, senza alternative, si chiuder tra poco pi di due mesi con la chiusura dello stabilimento e il licenziamento dell`intera forza lavoro. La trattativa avviata con il liquidatore Roberto Dell`Ornodarme, l`unit di crisi attivata dalla Regione Toscana e, nei prossimi giorni, un incontro al ministero dello Sviluppo Economico a cui i sindacati hanno chiesto di aprire un tavolo. ®L`obiettivo salvare e salvaguardare gli operai e le loro famiglie, ma anche un pezzo importante dell`industria in Valdera – sottolinea Angelo Colombo, segretario provinciale della Uil di Pisa -. Per farlo occorre portare la vertenza ai livelli pi alti possibile, coinvolgendo anche il ministero¯. Salvare i posti di lavoro, ma anche denunciare quello che i sindacati reputano un ®atteggiamento inaccettabile da parte di un`azienda¯. ®Abbiamo saputo della liquidazione dal liquidatore – accusa Antonio Ledda, segretario generale della Cgil di Pisa -. La societ ha chiuso e sbarrato lo stabilimento ed scomparsa. Non accettabile perdere questa realt produttiva, n far passare l`atteggiamento portato avanti da Tmm¯. Sciopero. Tavoli, discussioni e trattative a cui affiancare le azioni di lotta. A sostegno della vertenza Tmm, ma non solo. Sotto le tende del presidio, dove il caldo asfissiante sembra infuocare ancora di pi quella che gli operai definiscono una ®battaglia per la dignit ¯, arriva anche Andrea Pieroni. Il consigliere regionale del Pd, insieme ai colleghi di partito Antonio Mazzeo e Alessandra Nardini, ha presentato una mozione all`assemblea regionale per sostenere la vertenza. Il documento verr discusso nella seduta del 30 agosto, alla presenza dei lavoratori della Tmm. Due giorni dopo, 1`1 settembre, gli operai di viale Africa saranno alla testa del corteo provinciale della metalmeccanica pisana che attraverser Pontedera durante lo sciopero di quattro ore della categoria proclamato da Fiom, Fim e Uilm. Un`astensione dal lavoro che sfocer tra qualche settimana in uno sciopero generale di tutti settori che Cgil, Cisl e Uil tenteranno di costruire con l`obiettivo di rimettere al centro dell`attenzione e dell`agenda politica la crisi industriale ed occupazione che sta vivendo l`intera provincia. ®La Valdera e la provincia di Pisa non meritano questo trattamento – conclude Gianluca Federici, leader provinciale della Cisl -. Per questo opportuno ed auspicabile un intervento a livello ministeriale e che chi, come la Tmm, ha beneficiato di aiuti statali, anche sottoforma di ammortizzatori sociali, faccia un passo indietro o restituisca ci che negli anni ha ottenuto¯.Tmm Pontedera, Rossi: ‘Serve una doppia soluzione’Chiedere alla propriet di far sospendere al liquidatore la procedura di mobilit , per dare alle istituzioni e ai sindacati pi tempo per trovare una soluzione per gli 85 lavoratori. Trovare un imprenditore toscano in grado di rilevare l’attivit mantenendo l’occupazione e di proporre alla Piaggio marmitte a prezzi competitivi. Insomma per venire a capo della vertenza Tmm serve una doppia soluzione.Ne convinto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che oggi pomeriggio andato a Pontedera davanti ai cancelli della fabbrica per incontrare gli operai che da 13 giorni presidiano lo stabilimento.? stato accolto dalla Rsu, dai sindacati provinciali, dal sindaco, Simone Millozzi e dalla consigliera regionale pisana Alessandra Nardini.Rossi ha parlato di un caso clamoroso con qualcosa di aberrante con l’improvvisa chiusura dei cancelli. E ha detto di voler porre una questione nazionale, chiedendo una legge che imponga agli imprenditori l’obbligo di dare almeno tre mesi di preavviso prima di poter avviare una procedura di licenziamento.Il presidente ha chiesto poi alla Piaggio di farci conoscere quali sono le sue strategie ed i suoi programmi e che faccia in modo di favorire il territorio in presenza di un’offerta competitiva, concludendo con l’affermazione che l’indotto Piaggio ha bisogno di investimenti in sviluppo e tecnologie di qualit .I lavoratori Tmm saranno presenti al Consiglio regionale del 30 agosto ed il presidente Rossi parteciper allo sciopero proclamato a Pontedera per il 1 settembre dalle organizzazioni sindacali, manifestazione durante la quale potrebbe prendere la parola per un breve intervento sulla vicenda Tmm, ma anche sulle strategie Piaggio e sulle prospettive dell’indotto. com reg
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