Fillea Cgil FI: Basta Guerre, i governi devono garantire la pace. L’ordine del giorno del direttivo

PALESTINAEsprimiamo dolore e rabbia per il massacro subito in questi giorni dal popolo palestinese da parte del governo israeliano, in sfregio ai pi— fondamentali diritti umani e ad ogni regola del diritto internazionale. Certamente siamo contrari e condanniamo anche il violento lancio di missili da parte di Hamas, che altro non fa che favorire questa vile aggressione dei cittadini di Gaza.Riteniamo necessaria una vasta mobilitazione in tutta Italia ed Europa, cui la CGIL Š chiamata a dare un contributo fondamentale, per ottenere:l’immediata cessazione del fuoco a Gaza ,l’intervento di una forza internazionale umanitaria e di intermediazione per la pace.Il Governo italiano deve uscire dal silenzio, che vuol dire complicit… con il governo israeliano. E cos dovrebbe fare anche l’Unione Europea.E TANTE ALTRE GUERREIl 20 marzo 2004, ad un anno dall’inizio della guerra in Iraq, abbiamo manifestato a Roma in pi— di 1 milione di cittadini, contro la guerra in Iraq, dicendo che non avrebbe certamente portato democrazia e pace come affermavano i governi di Stai Uniti, Gran Bretagna ed anche quello italiano.Nel 2014 l’Iraq Š in preda ad una guerra interna, diviso in pi— aree e in una grande parte controllato da estremisti religiosi sanguinari. Nonostante l’evidenza della storia e delle ragioni di chi come la CGIL vuole la pace ed Š contro la violenza, oggi aumentano le guerre come in Siria, Nigeria, Libia, Ucraina, Sudan….., guerre spesso promosse e favorite dai governi occidentali.I MIGRANTI, I NUOVI DESAPERICIDOS SEPOLTI NEL MEDITERRANEOConsiderare ?vita di scarto?, con meno valore, quelle di migliaia di cittadini dei paesi al margine dei paesi economicamente pi— forti, oltre a produrre la guerra, Š purtroppo effetto giornaliero di morte anche per le donne, uomini e bambini che tentano di attraversare il Mediterraneo per disperazione. Anche questi sono ?omicidi? per mancanza di politiche umanitarie, in particolare da parte dell’Unione Europea, che rinuncia ad avere una politica internazionale e non adotta forti provvedimenti in coerenza con i nostri valori fondamentali che sono la pace e i diritti umani.Noi non vogliamo la responsabilit… storica dell’indifferenza: lavoratori, parliamone e mobilitiamoci!Firenze, 24 luglio 2014Votato all’unanimit…

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