FILLEA CGIL: 150.000 NELLE MANI DEI CAPORALI IN EDILIZIA FENOMENO IN FORTE ESPANSIONE

Sono 150mila i lavoratori gestiti dai caporali in edilizia e complessivamente 400mila quelli in nero, grigio e sotto ricatto nel settore. E’ la stima della Fillea Cgil, che che nei mesi scorsi ha lanciato, insieme alla Flai Cgil, la campagna ‘StopCaporalato’, per chiedere che il caporalato sia considerato reato penale. Come previsto da un ddl bipartisan presentato in Senato. Secondo la Fillea Cgil, negli ultimi anni abbiamo assistito a una forte espansione degli interessi delle organizzazioni criminali. A causa della crisi, dell’assenza di investimenti, della frammentazione e del sistema di gare al massimo ribasso, esse hanno potuto investire indisturbate denaro da ripulire e proprie imprese. E l’ultimo grande business Š quello della gestione della manodopera, con appunto 150mila lavoratori gestiti dai caporali in edilizia e nelle costruzioni. E, secondo il sindacato, sono in totale 400mila i lavoratori che in nero, grigio e sotto ricatto nel settore. Il fenomeno riguarda manodopera straniera e italiana, cui viene chiesto e imposto di aprire partita iva, accettare contratti part time, accettare sottoinquadramento, dichiarare meno ore lavorate e di ricorrere ai permessi in caso di infortunio non grave. L’Italia Š il secondo Paese in Europa, dopo la Gran Bretagna, per lavoratori autonomi senza dipendenti. Secondo l’Istat, ricorda la Fillea, risultano aperte 8,8 milioni di posizioni, ma una crescita di 177mila. Il totale delle ditte con titolare straniero sono 250mila e delle nuove aperture, la met… sono di titolare non italiano.ÿ (Labitalia)ÿ

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