FIFA, non solo caso-corruzione: protesta dei sindacati per gli edili morti in Qatar. Lettera aperta di Benati (Fillea Firenze

Oltre 100 croci, cartellini rossi, striscioni da tutti i paesi: oggi, mentre il mondo ha conosciuto il malaffare nell’organizzazione e si decide il futuro del presidente Blatter, a Zurigo i sindacati delle costruzioni mondiali – in testa Bwi e Fetbb (federazione mondiale ed europea) – manifestano davanti alla sede dell’assemblea generale della FIFA per ricordare il dramma che si sta consumando nei cantieri del Mondiale 2022 in Qatar, dove oltre 1 milione di edili vivono in condizioni disumane, affamati, assetati, con turni di 16 ore, esposti a temperature estreme, ammassati in alloggi fatiscenti, sottoposti alla ?kafala?, sistema di reclutamento che di fatto li rende schiavi. FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil sono presenti con una delegazione, guidata dai segretari generali Vito Panzarella, Domenico Pesenti, Walter Schiavella, che raccontano come ?a quasi cinque anni dall?apertura dei cantieri, il conto dei morti Š terrificante: 1.400, almeno 400 per incidenti diretti, il resto per infarto e suicidio. Ad oggi ogni partita di quei mondiali costa 62 vite umane?.Sulla questione, il segretario generale di Fillea Cgil Firenze, Marco Benati, scrive una lettera aperta (?La FIFA e l’operaio edile?):?Mentre oggi Š visto da tutti il profondo livello di malaffare di chi gestisce una delle pi— potenti industrie mondiali quali il calcio, gi… qualche mese fa i sindacati europei delle costruzioni hanno alzato il cartellino rosso contro la FIFA (campagna redcardforfifa) per i 1200 operai morti nei cantieri per la costruzione delle infrastrutture dei mondiali in Qatar-2022, e per la condizione di semi schiavit— delle centinaia di migliaia di operai asiatici ‘importati’ in quel minuscolo, ma molto ricco, paese. Nei mesi scorsi a Firenze, Torino, Napoli in occasione delle partite di coppa europea, abbiamo svolto presidi e distribuito volantini fuori dagli stadi con il ‘cartellino rosso per la FIFA’. Oggi i riflettori sono sull’assemblea mondiale della FIFA a Zurigo, per il toto-Blatter, ma vogliamo ricordare che oggi, fuori da quella sede, ci sono delegazioni sindacali degli edili di tutto il mondo per rivendicare la condizione del rispetto dei diritti dei lavoratori per svolgimento dei grandi eventi sportivi per salvare, subito, da domani, centinaia di vite di operai, per estendere i diritti, per fare dello sport motore di progresso civile. Ma sponsor, interessi geopoliticicommerciali, mancanza di trasparenza pubblica, corruzione, devono far ignorare la questione dei diritti di chi lavora, proprio perch‚ succhiamo da quest’ultimi. Lo scandalo della FIFA Š un incredibile specchio del capitalismo mondiale. Che la nostra sia una societ… sempre pi— ‘dissociata’ dal valore del lavoro, purtroppo, lo riscontriamo nei fatti ogni giorno, anche a livello locale, in quanto abbiamo meno diritti sul lavoro, oltre che meno diritto al lavoro. Se consideriamo che viviamo in un Paese in cui viene narrato che, ad esempio, Š un eroe l’amministratore delegato che nell’ultimo anno ha guadagnato quanto 2500 suoi operai dipendenti, mentre nessuno parla di ogni operaio, tra le migliaia di lavoratori messi in cassa integrazione dalla stessa fabbrica, che con dignit… deve sopportare mancanza di lavoro e mandare avanti una famiglia con 750 euro al mese, allora non dobbiamo meravigliarci se l’uscita dalla crisi non la abbiamo ancora presa, perch‚ la strada dei diritti Š l’unica. Per questo rivendichiamo lavoro e diritti per chi lavora, sia a livello globale che locale, perch‚ solo con il lavoro dignitoso possiamo uscire positivamente dalla crisi, in ogni latitudine, solo cos si pu• costruire un mondo, dove anche una bella partita di calcio potremmo godercela spensieratamente?.

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