FIAT, DOMANI TAVOLO A TORINO. SACCONI, CGIL RIENTRI IN GIOCO’

Il tavolo Fiat di domani a Torino (convocato dal governo in seguito all’annuncio aziendale di voler produrre in Serbia la nuova monovolume) e’ un’occasione per la Cgil di rientrare in gioco. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, in un’intervista a Radio Anch’io.Al tavolo, ha sottolineato, io vedo la possibilita’ di una convergenza delle parti. Mi auguro di tutte, ma in ogni caso non potra’ essere possibile da una parte sola mettere un veto, si dovra’ andare avanti.Per la Cgil – ha proseguito – e’ un’occasione di rientrare in gioco e mi auguro che lo voglia fare per uscire e riflettere sull’isolamento di questi ultrimi mesi.Il tema della produttivita’ e dell’uso efficiente degli impianti, risolto a Pomigliano, dovra’ essere affrontato anche negli stabilimenti del Nord, ha spiegato Sacconi.Questo tema dovra’ essere affrontato anche negli stabilimenti nel Nord ha detto, anche se non con un referendum come per l’intesa di Pomigliano.Nel Nord – riconosce Sacconi – e’ difficile che possa essere condivisa questa ipotesi. E’ evidente che a Pomigliano ha pesato il fatto che l’accordo era l’unico modo di salvare posti di lavoro. Non credo al referendum, credo alla democrazia delegata dove il consenso a Pomigliano e’ molto piu’ alto perche’ le organizzazioni rappresentano la larghissima parte dei delegati.La Fiat – ha ribadito il ministro – non cerca incentivi ma garanzie sulla produttivita’ degli stabilimenti, e mi auguro che il tavolo consenta di riporre su basi condivise il dialogo tra le parti sociali. Sara’ fondamentale il confronto diretto che dopo il tavolo si potra’ sviluppare a livello di singoli stabilimenti.Secondo Sacconi Fiat non cerca incentivi pubblici ma cerca nelle buone relazioni industriali, nella garanzia da parte delle persone e in un affidabile e continuo uso degli impianti la ragione dell’investimento. Una convergenza verso un interesse condiviso a che gli investimenti si possano fare.In sostanza, ha aggiunto il Ministro, una buona produttivita’ del lavoro, un efficiente uso degli impianti e corretti comportamenti sindacali, dismettendo forme di conflittualita’ selvaggia fatte da una minoranza ma che danneggiano la maggioranza dei lavoratori.La possiblita’ che Fiat a Pomigliano possa procedere al licenziamento di tutti i lavoratori e alla loro riassunzione in una newco dovra’ comunque passare attraverso una soluzione condivisa, ha auspicato Sacconi.Credo – ha detto – che dovranno essere le parti tra di loro, le parti che hanno firmato l’accordo di Pomigliano, a definire i modi per regolare questo percorso. Le soluzioni devono essere condivise soprattutto in una materia come quella delle regole.Le polemiche all’interno della maggioranza contro Fiat, pero’, non aiutano chi sta affrontando al fronte le prospettive del Lingotto in Italia, ha fatto notare il ministro del Lavoro.Ritengo molto colpevole – ha detto – il comportamento di coloro che nella maggioranza, mentre siamo impegnati al fronte, aprono nelle retrovie fuochi polemici non aiutando la nostra azione ma per fortuna non riuscendo a comprometterla. asca

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