Festa Toscana: Giani, da qui segno di civilt su pena morte ‘Fummo il primo Stato al mondo ad abolirla nel 1786’
La Festa della Toscana esalta quella Toscana, primo Stato al mondo che 232 anni fa ha voluto l’abolizione della pena di morte come segno di civilt . Cos il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, aprendo le celebrazioni della Festa della Toscana. La 19ma edizione dell’iniziativa che ricorda l’abolizione della pena di morte avvenuta nel 1786 a opera del Granduca Leopoldo II, dedicata quest’anno al tema ‘Dai Medici ai Lorena: il Granducato di Toscana, faro di civilt per l’Europa’. Quella di oggi, ha aggiunto Giani, non solo una rievocazione: oggi la pena capitale stata abolita solo in 106 Stati al mondo, ve ne sono altri 47 in cui prevista dall’ordinamento, e questi coprono pi della met della popolazione mondiale, con 4mila sentenze che vengono eseguite. Giani ha poi ricordato la vicenda di Gregory Summers, condannato alla pena capitale in Texas e giustiziato nel 2006, che negli anni della sua vita aveva intrapreso una corrispondenza con i ragazzi delle scuole di Cascina (Pisa) dove oggi sepolto. Oggi – ha concluso Giani – ho aperto le celebrazioni proprio l, deponendo una corona di fiori sulla sua tomba proprio per dare il segno di quello che noi vogliamo. Presenti, tra gli altri, alle celebrazioni odierne anche il prefetto di Firenze Laura Lega, e il questore Alberto Intini.(ANSA).Pena morte: Tajani, Europa unico continente a non averla ‘Anche peggior delinquente deve avere possibilit di pentirsi’L’Europa l’unico continente al mondo dove non esiste la pena di morte. Non un caso, e questo non perch siamo pi morbidi con chi commette reati, che deve scontare in pieno la sua condanna, ma anche il peggior delinquente deve avere la possibilit di potersi pentire. Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, aprendo oggi a Firenze la Festa della Toscana che ogni 30 novembre celebra l’abolizione della pena di morte avvenuta nel 1786 ad opera del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo. Mi capitato di vedere mafiosi condannati all’ergastolo che hanno chiesto scusa pubblicamente e hanno detto che era giusto rimanere in carcere fino alla fine – ha raccontato Tajani -. Ma queste persone si erano pentite, e in carcere svolgevano un servizio a favore degli altri, cercando di convincere anche i loro compagni che era giusto cambiare vita, e che si poteva farlo ed essere utili agli altri anche in carcere. Per il presidente del Parlamento europeo questo un messaggio chiaro a favore di un valore fondamentale che collega la nostra lunga storia di europei e di italiani, questo valore si chiama libert . Garantire a tutti la possibilit anche di poter cambiare e poter migliorare significa garantirgli la libert . Perch ogni essere umano indispensabile per mandare avanti la societ e il mondo. Credo che il nostro compito di politici e rappresentanti delle istituzioni – ha concluso Tajani – sia quello di mettere ognuno nelle condizioni di realizzare i propri sogni e di difendere la propria libert . (ANSA).