FESTA REGIONALE DI LIBERETA. SAVINI: E STATA UNA FESTA NEL SEGNO DELLA MEMORIA

Quella appena conclusa ? stata una delle pi? belle feste di Liberet? degli ultimi anni.Il tema ed il momento erano propizi: riflettere sui 150 anni di Storia del nostro Paese ci ha permesso di ripercorrere la storia del Sindacato che in questi 150 anni ? sempre stato presente con i movimenti di resistenza, di lotta e con il ruolo attivo avuto nel progresso del paese.Basti pensare alla lotta del Sindacato per riconquistare la libert? e la democrazia; gli anni della ricostruzioni nel dopoguerra; i diritti conquistati come la riforma delle pensioni, della sanit?, la maternit?; le pensioni; lo Statuto dei diritti dei lavoratori; le battaglie degli anni ’70 per riconquistare un processo riformatore; le battaglie per equiparare i diritti tra uomini e donne.Ma sono stati due giorni che ci hanno permesso anche di ripensare al ruolo odierno del Sindacato impegnato nella lotta contro questo Governo conservatore, che cerca di mettere in discussioni proprio i grandi processi riformatori; i diritti conquistati dai lavoratori italiani.Abbiamo riflettuto sui valori; sulle identit? sulle esperienze e sulla memoria. E proprio avere presente la memoria del nostro paese (cosa ? stato il Sindacato, il ruolo del movimento sindacale e politico) ? l’unico strumento per poter contrastare i tanti revisionismi che in questi anni hanno cercato di annacquare la storia del nostro paese; eliminando ad esempio la differenza tra coloro che lottavano per la democrazia e chi, invece, difendeva gli autoritarismi il nazismo ed il fascismo.La memoria ? il mezzo per tramandare valori, e per farci sentire uniti con chi nel passato ha lottato per darci un paese migliore ma anche a chi lotta oggi per un chiedere un futuro.˜I tanti giovani che hanno partecipato con entusiasmo al primo incontro della Festa, ancora una volta hanno dimostrato come la societ? italiana non sia fatta di generazioni in lotta tra loro e che la politica dello Spi Cgil della Toscana continuer? a lavorare proprio per costruire un percorso unitario tra giovani, lavoratori e pensionati.˜˜˜

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