Un presidio di ferrovieri alla stazione di Santa Maria Novella, per sollecitare il governo al rinnovo del contratto, rimandato da oltre un anno e mezzo e per dire no allo scippo del lavoro ferroviario in Toscana a favore di altre regioni. Ad organizzarlo, Cgil, Cisl e Uil, dopo il differimento a data da definire, ad opera del ministro dei Trasporti Altero Matteoli, degli scioperi nazionale e toscano del comparto, in programma per domani e dopodomani. Il presidio, presentato stamani nella sede della Cgil toscana a Firenze dai segretari regionali Andrea Gambacciani (Filt Cgil), Paolo Fantappi (Uil Trasporti), Stefano Boni (Fit Cisl), si svolger dalle 10 alle 12. Il differimento degli scioperi da parte del ministro un grave colpo ad un sacrosanto diritto dei lavoratori, legato esclusivamente all’idea che le trattative con i ferrovieri non stessero andando come da lui desiderato, ha commentato Gambacciani. Boni ha poi ricordato come in Toscana, a forza di pensionamenti senza turn over, si siano persi in due anni 1200 posti di lavoro nel settore ferroviario, proprio in un momento in cui le Ferrovie stanno compiendo enormi investimenti sul fronte Av ed infrastrutturale, penalizzando tra l’altro solo la nostra regione. All’iniziativa aderisce, come si apprende da una nota, anche il Pd: condividiamo i presupposti rivendicativi, coerenti con la necessit di rispondere alle giuste attese dei lavoratori, sia in termini salariali, attraverso il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, che rispetto alla necessit di definire con urgenza i necessari provvedimenti e regole utili a perseguire il processo di liberalizzazione dei servizi, commenta il segretario toscano del partito, Andrea Manciulli. Al presidio il Pd sar rappresentato dal capogruppo in consiglio regionale Vittorio Bugli: Vanno scongiurati – dichiara in un comunicato – i molti tagli annunciati da Trenitalia mantenendo tutte le attivit ferroviarie gi presenti in Toscana senza ridimensionamenti. (ANSA).
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