Fase 2: Toscana; musei riaprono a macchia di leopardo Prato al via, a Firenze e Pisa principali siti restano chiusi

Ripartenza a macchia di leopardo in Toscana per i musei. Se la fase 2 della cultura vede riaprire a partire da domani i musei di Prato, a Firenze invece restano ancora chiusi i civici, con in testa quello di Palazzo Vecchio, e il complesso delle Gallerie degli Uffizi sta lavorando per poter riaprire, ma al momento manca una data certa. Al lavoro anche l’Opera del Duomo. Da domani riparte invece il museo Ferragamo, mentre l’Opera di Santa Croce ha deciso di riaprire al pubblico nei week-end offrendo, fino al 21 giugno, visite gratuite. Anche a Pisa non ci saranno aperture domani. L’opera primaziale sta in queste ore decidendo con quali modalitˆ riaprire la Torre pendente e gli altri monumenti di piazza dei Miracoli insieme al rinnovato museo dell’Opera del duomo. Nei prossimi giorni saranno comunque ufficialmente comunicati orari e modalitˆ di fruizione. In cittˆ domani non riapre neanche Palazzo Blu che sta valutando le linee guida e le norme da poco emanate. A Prato, invece, partirˆ domani per primo Palazzo Pretorio insieme al Museo della deportazione e della resistenza di Figline. Il 19 sarˆ la volta del Museo del tessuto e del Museo di scienze planetarie e dal 21 maggio il Centro Pecci e il Museo dell’Opera del Duomo. A Empoli sono pronti a riaprire il museo del vetro, il museo della Collegiata e quello Paleontologico. Ad Arezzo riaprono il museo Archeologico Mecenate, Casa Vasari, la basilica di S.Francesco, e in provincia il museo Madonna del Parto Monterchi e quello del Cassero Castiglion Fiorentino (su prenotazione). Da domani sarˆ possibile nuovamente visitare il percorso museale della Villa Reale di Marlia (Lucca), che fu la dimora di campagna di Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone. A Lucca ripartono dal 23 maggio le visite, su prenotazione, alle realtˆ civiche: l’Orto botanico, la Torre Guinigi e la Torre delle Ore. (ANSA).

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