Farmaci: 132 siti web oscurati, 13 arresti e 485 denunce Sequestri per 6mln di euro

L’Operazione Shield, lanciata ai primi del 2020 mirava a specifiche attività di contrasto attraverso la cooperazione tra gli Stati coinvolti, finalizzate a perseguire i traffici illeciti di sostanze dopanti e la vendita di farmaci contraffatti. L’esplosione della pandemia da Covid-19 ha inoltre comportato lo sviluppo di una mirata azione nel delicato settore emergenziale. Complessivamente l’Operazione Shield, condotta nei territori dei vari Paesi aderenti, ha permesso di smantellare 25 gruppi criminali, sequestrare migliaia di medicinali e prodotti dopanti di vario genere, per un totale di oltre 25 milioni di unità e un valore commerciale di quasi 73 milioni di euro, individuare 10 laboratori clandestini, avviare 95 indagini, arrestare 667 persone e denunciarne ulteriori 1.282, nonché di monitorare 4.009 siti web oscurandone 453. L’attività antidoping si è, invece, concretizzata in 536 verifiche controllando 650 atleti 17 dei quali risultati positivi. La sola azione mirata sul Covid-19, infine, ha portato al sequestro di oltre 32 milioni tra mascherine, test, kit diagnostici e dispositivi medici, 8 tonnellate tra sostanze chimiche e principi attivi e 70 tonnellate di liquido igienizzante per le mani. Per quanto riguarda l’Italia, i risultati conseguiti dai Nas nel corso dell’Operazione hanno visto l’esecuzione di 220 attività ispettive e di controllo sul territorio nazionale, con l’apertura di 166 tra procedimenti, per un totale di 13 arresti e 485 segnalazioni alle competenti Autorità. Sono state oltre 62.000 le confezioni di farmaci sequestrate perché contenenti principi attivi a varia indicazione terapeutica, come anabolizzanti, antibiotici, antinfiammatori, disfunzione erettile e anti-Covid. Parallelamente è stato condotto un mirato controllo sulla vendita illecita di medicinali on line, inclusi rimedi fai da te in rete. In tale contesto sono stati individuati e oscurati 132 siti internet tutti con server ubicati all’estero. Di questi, 112 vendevano medicinali a base di principi attivi (idrossiclorochina, clorochina, lopinavir/ritonavir, azitromicina) per i quali è stato autorizzato l’utilizzo off label per il Covid-19. (ANSA).

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