Ex Ilva: Toscana chiede a Governo tavolo nazionale per Sanac

Per Sanac il Governo convochi con urgenza un tavolo nazionale. Così Valerio Fabiani, consigliere per il lavoro e le crisi aziendali del presidente della Toscana Eugenio Giani, che oggi ha incontrato a Massa (Massa Carrara) le rsu della Sanac, le organizzazioni sindacali di categoria e confederali e il sindaco Francesco Persiani. Sul tavolo le scadenze imminenti che riguardano l’azienda che occupa oltre 100 dipendenti e che da 40 anni produce materiale refrattario per la lavorazione dell’acciaio legata prevalentemente alle acciaierie Taranto. “Siamo qui per unire la nostra voce a quella dei lavoratori e saremo accanto a loro in ogni tappa – ha detto Fabiani – chiederemo la convocazione urgente di un tavolo nazionale, perché è inaccettabile arrivare alla fine del mese in queste condizioni”. Il 30 settembre scadrà il termine per l’acquisizione della Sanac aggiudicata nel marzo 2019 ad ArcelorMittal (oggi Acciaierie d’Italia, a partecipazione pubblica attraverso l’ingresso di Invitalia). Nel frattempo Sanac non riceve più ordini di materiale refrattario da Acciaierie d’Italia ormai da giugno. Una condizione particolarmente grave, secondo le sigle sindacali, visto che il portafoglio Sanac è dedicato per circa il 60% della produzione ad Acciaierie d’Italia. Il rischio è che a novembre, terminati gli ordini già commissionati, rallenti la produzione con la conseguente collocazione in Cigs dei lavoratori. Di qui la richiesta a Governo e ministeri competenti di intervenire immediatamente per ripristinare la normalità dei rapporti industriali e scongiurare una “crisi ingiustificata” della Sanac che, puntualizzano i sindacati, dal punto di vista produttivo sta avendo buoni risultati. “Quello che davvero appare discutibile è che l’approvvigionamento di materiale refrattario da parte di ArcelorMittal avvenga dal mercato estero, in danno della produzione Sanac” hanno denunciato i sindacati presenti. (ANSA).

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