Eurozona, brusca frenata crescita Pmi manifatturiero a settembre

A settembre continua a rallentare la crescita manifatturiera nell’eurozona. L’indice PMI finale del settore a settembre è sceso al 58.6 dal 61.4 di agosto. Si tratta del maggior calo dell`indice principale da aprile 2020, dovuto alla difficoltà degli approvvigionamenti affrontate dai produttori, seconso IHS Markit, che mette a punto l’indicatore.

Intanto proseguono le forti pressioni inflazionistiche per via del sempre più grave allungamento dei tempi medi di consegna dei fornitori.

I manifatturieri dell’eurozona hanno registrato a settembre un altro forte miglioramento delle condizioni operative, con gli ultimi dati PMI che hanno mostrato ancora forti tassi di espansione della produzione, nuovi ordini e livello occupazionale. Ma tutte e tre le variabili hanno segnato rallentamenti, causando quindi la caduta del PMI principale più veloce da aprile 2020, proprio all’inizio della pandemia da Covid-19, quando furono adottate misure restrittive sia nell’area euro sia a livello globale.

L’indice finale IHS Markit PMI del settore manifatturiero dell’eurozona di settembre è stato di 58.6, lievemente più basso della precedente stima flash di 58.7, notevolmente inferiore rispetto a 61.4 di agosto e ha raggiunto il livello più basso da febbraio.

I dati PMI manifatturieri a livello nazionale hanno rivelato come a settembre siano state le nazioni relativamente più piccole ad aver osservato i miglioramenti maggiori, con l`Austria in cima alla classifica. Allo stesso tempo, la Germania ha osservato il maggiore rallentamento rispetto ad agosto, con il relativo indice PMI principale crollato di oltre quattro punti.

Il crollo del PMI manifatturiero è stato causato dai due principali componenti dell`indice, i nuovi ordini e la produzione, che hanno segnato significativi rallentamenti della crescita rispetto ad agosto. In entrambi i casi, l`espansione è stata ancora elevata anche se la più debole in otto mesi.

I problemi delle forniture sono stati tra gli ostacoli principali ai programmi di produzione di settembre, mentre la più debole condizione della domanda è stata un’altra causa.

Continuano ad allungarsi notevolmente a settembre i tempi medi di consegna dei fornitori. La carenza di componenti elettronici e materie prime è stata particolarmente diffusa, e le aziende hanno sottolineato la scarsa disponibilità di container e i problemi logistici in alcune parti dell’Asia.

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