Etruria: processo crac, ammesse oltre 2.000 parti civili

Praticamente tutte ammesse le parti civili al processo per il crac di banca Etruria: in totale sono oltre duemila, tra cui il Comune di Arezzo, che era stato escluso in sede di udienza preliminare e la vedova di Luigino D’Angelo, il pensionato di Civitavecchia suicidatosi il 28 novembre 2015 dopo aver perduto i risparmi nell’azzeramento delle obbligazioni subordinate. Resta anche la richiesta del liquidatore Giuseppe Santoni. Escluse solo alcune istanze private per mere irregolarit… formali. Questo l’esito dell’udienza del processo oggi ad Arezzo davanti al collegio presieduto dal giudice Gianni Fruganti. Punto centrale dell’udienza di oggi era proprio l’ammissione delle parti civili che salgono, dopo le circa duecento nuove rispetto all’udienza preliminare, ad oltre duemila. Prossima udienza il 17 maggio. Il processo riguarda ex dirigenti coinvolti a vario titolo nella bancarotta, in alcuni casi fraudolenta in altri semplice, dell’istituto bancario aretino. Tra gli imputati eccellenti l’ultimo presidente Lorenzo Rosi, due ex vicepresidenti, Giovanni Inghirami e Giorgio Guerrini, alcuni consiglieri quali Alberto Rigotti e Augusto Federici, manager del cementificio Sacci che a Bpel ha lasciato la sofferenza pi— grossa (una cinquantina di milioni), pi— una ventina di altri amministratori e sindaci revisori. A settembre in aula sfileranno gli investigatori della guardia di finanza che hanno portato avanti le indagini guidate dal procuratore della Repubblica di Arezzo Roberto Rossi. (ANSA).

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