Come nei consumi, anche nel turismo in Italia si sta tornando ai livelli di quindici anni fa. ? quanto emerge dalla consueta indagine estiva del centro Studi Fipe, la federazione italiana dei pubblici esercizi aderente a Confcommercio – Imprese per l’Italia, in occasione della quale stato esaminato anche la tendenza rispetto al passato. Secondo lo studio negli ultimi cinque anni sono stati cancellati 41 milioni di viaggi e 195 milioni di giornate di vacanza. I guai del turismo, secondo la Fipe, sono dovuti ad una serie di fattori: continuo crescere gli italiani che non si concedono neanche un giorno di vacanza; la propensione per alcune categorie sociali (operai, autonomi, pensionati) e per alcune fasce di popolazione (anziani) a tornare agli stessi livelli di vacanza degli anni ’90; ad una stagionalit della domanda in aumento anzich in diminuzione. A fronte di oltre 17 milioni di italiani che nella media trimestrale del 2008 avevano fatto almeno un viaggio, oggi se ne contano solo 12,7 milioni, cio 4,5 milioni di turisti di media in meno per trimestre. Per il presidente Fipe, Lino Enrico Stoppani, L’ipotesi di spostare al luned la festivit infrasettimanale potrebbe essere il compromesso per non inficiare troppo sulla produttivit delle imprese e salvare nel contempo le vacanze brevi che italiani tendono a ridurre, come risulta dalla ricerca. Ma bisogna valutare bene l’impatto sul turismo, affinch non diventi troppo pesante. ? preoccupante questo ritorno al modello degli anni ’70 della mono-vacanza estiva. Aspettiamo con interesse il piano strategico nazionale del ministro Gnudi. Bench la crisi sia piuttosto trasversale nel Paese, il meridione – osserva la Fipe – sembra soffrirla maggiormente. L, la quota trimestrale di coloro che viaggiano per vacanza in media del 12,2% a fronte del 26,1% del nord e del 23,6% del centro. Va male anche sul fronte della destagionalizzazione. Nel 1998 si facevano vacanze nel 52% dei casi di durata fra una e tre notti, mentre adesso si al di sotto del 45%. Esaminando l’estate 2012, gli italiani in vacanza da luglio a settembre saranno circa 25 milioni (40%, a fronte del 48% nel 2008, cio 29 milioni di persone) anche se il numero dei viaggi per vacanza sar di 32 milioni (sempre nel 2008 i viaggi estivi degli italiani furono 44 milioni) generando un volume di presenze atteso di 302 milioni. Tutto ci render questa stagione la pi fiacca addirittura degli ultimi quindici anni. Come se non bastasse, il calo del movimento turistico estivo rispecchia il calo pi generale dei flussi turistici interni. Infatti, tra il 2008 e il 2012 la flessione del numero dei viaggi tocca i 38 punti percentuali, con una variazione in valori assoluti da 107 a 66 milioni che produrr effetti pesanti sulle presenze: da 644.097 del 2008 a 449.793 del 2012. Anche in termini di modelli di consumo del prodotto turistico si scesi a 1,1 viaggi pro-capite, cio un record in negativo che ha infranto addirittura quelli del 1998 (1,4), del ’99-2001 (1,3), del 2011 (1,2) e inferiore di 0,7 punti rispetto al 2008 (1,8) con il picco pi alto. (ANSA).
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