Emergenza casa in Toscana, i numeri e le proposte di Cgil-Cisl-Uil e sindacati inquilini

Crollo dell?edilizia residenziale pubblica, 12mila richieste di sfratto, 2mila alloggi pubblici sfitti: in Toscana Š emergenza casa, Cgil-Cisl-Uil e sindacati inquilini lanciano 42 emendamenti alla proposta di legge regionale. Codice etico e corsi di formazione civica per gli inquilini contro l?aumento delle conflittualit…SCARICA IL TESTO COI 42 EMENDAMENTIAncora una volta i sindacati dei lavoratori CGIL, CISL, UIL, i sindacati degli inquilini SUNIA, SICET, UNIAT, Unione Inquilini, si ritrovano insieme nell?esprimere forti riserve riguardo la proposta di legge regionale sulla quale il consiglio regionale della Toscana si dovr… pronunciare nelle prossime settimane, che ridisegna le modalit… di assegnazione di una casa popolare, definisce i canoni di affitto, le regole per la convivenza, permanenza nel sistema dell?edilizia pubblica e le modalit… di gestione della stessa.Attualmente, in Toscana sono presenti 5.916 fabbricati che contengono poco pi— di 49.700 alloggi di case popolari, abitate complessivamente da oltre 115.000 persone. Solo 256 sono gli alloggi occupati abusivamente e oltre 2000 rimangono ancora quelli sfitti, non assegnati in tempi celeri perch‚ in corso di ristrutturazione (circa 300), o per la cronica mancanza di risorse necessarie alla ristrutturazione stessa. Sono oltre 26.000 le famiglie che hanno presentato presso i rispettivi comuni di residenza domanda per l?assegnazione di una casa popolare, ma solo il 4% di questi si vedr… effettivamente assegnato un alloggio dopo un tempo medio di attesa di circa sei anni. Da una media di mille fabbricati di edilizia pubblica costruiti in Toscana nel decennio 1990-2000 si e passati ai soli 157 dell?ultimo decennio e le previsioni non sembrano certo essere in controtendenza, anzi! Intanto, secondo gli ultimi dati disponibili, gli sfratti non accennano a diminuire con 12.109 richieste di sfratto, con 4.613 convalide di esecuzione da parte dei Tribunali e con 3.421 provvedimenti di sgombero forzato eseguiti con la forza pubblica. Uno sfratto ogni 479 famiglie, contro uno ogni 732 del livello nazionale.Le risposte che la Regione si appresta a dare con la revisione della legge appaiono ancora una volta insufficienti a dare soddisfazione al crescente numero di famiglie toscane colpite da precariet… lavorativa e da una sempre pi— scarsa disponibilit… di alloggi privati in affitto a canone sostenibile, soprattutto nelle grandi aree urbane. Anche questa volta la proposta di legge non prevede alcuna forma di finanziamento regionale costante del settore, ma si affida alle esigue e intermittenti risorse del governo nazionale di turno. Chiediamo invece che si reperiscano risorse anche dalla fiscalit… generale regionale, mirando a colpire le rendite fondiarie esclusivamente speculative che stanno pesantemente condizionando in negativo il mercato della locazione ad uso di abitazione principale, in modo da consentire la predisposizione di un piano pluriennale di interventi per la ristrutturazione e conseguente assegnazione?in tempo reale? degli alloggi esistenti e per la costruzione di nuovi edifici, soprattutto nelle aree a pi— forte tensione abitativa. Preoccupa una parte della legge che, se approvata, costringer… le famiglie che hanno redditi da lavoro e da pensione ?normali?, ad uscire dal sistema delle case popolari perch‚ considerate troppo ricche, o indurr… migliaia di inquilini non pi— giovani, rimasti soli per il naturale trasferimento o decesso dei familiari, a firmare una liberatoria al trasferimento in altro alloggio senza sapere n‚ dove, n‚ quando. In caso di rifiuto sar… previsto un aumento oltre il normale affitto di 56 euro al mese per ogni vano in pi— e la trasformazione del contratto di affitto da permanente a transitorio. Le ripercussioni sarebbero drammatiche, con le molteplici negative conseguenze di lasciare progressivamente gli alloggi quasi esclusivamente a famiglie con gravi disagi sociali, economici e socio-sanitari, ingenerando ghettizzazioni, conflittualit…, abbandono, riducendo l?edilizia pubblica a ?deposito? assistenziale e non pi— a strumento di emancipazione sociale e sostegno ai redditi delle famiglie. La razionalizzazione delle aziende di gestione del patrimonio di case popolari per conto dei Comuni proprietari le porterebbe da undici a tre, senza per• avere in alcun modo chiaro quali saranno i benefici apportati da questo processo, tralasciando di fatto le reali esigenze di miglioramento del sistema di gestione come l?individuazione di una unica forma di contratto di servizio in modo da garantire prestazioni efficienti ed efficaci in maniera omogenea su tutto il territorio regionale, o come la destinazione degli utili prodotti dalle aziende da ridestinare obbligatoriamente solo al sistema di edilizia pubblica e non ad altre voci dei bilanci comunali come oggi quasi sempre avviene. La proposta sottovaluta anche il tema della coesione sociale, integrazione e rispetto delle regole di convivenza nelle case popolari. Il progressivo inserimento nel sistema dell?erp di famiglie con situazioni ?delicate? seguite dai servizi sociali e sanitari, le diverse origini di provenienza e abitudini, stanno ingenerando un aumento delle conflittualit… e delle intolleranze senza che le istituzioni preposte intervengano in caso di ripetute violazioni delle regole, con la conseguenza di alimentare il senso della certezza dell?impunit… da un lato e dall?altro la rassegnazione e l?isolamento in chi, pur comportandosi correttamente, non trova risposte nelle istituzioni. A tal proposito, i sindacati prevedono l? obbligo per tutti i componenti maggiorenni dei nuclei familiari a cui verranno assegnati alloggi popolari di impegni a sottoscrivere un codice etico di comportamento per la corretta convivenza frequentando corsi di formazione civica e informazione ad hoc, oltre a prevedere regolamenti operativi con tanto di sanzioni, per il cui rispetto e controllo dovr… essere impiegato personale adeguatamente formatoI sindacati di lavoratori CGIL, CISL, UIL e degli inquilini SUNIA, SICET, UNIAT, Unione Inquilini presentano oggi un corposo documento con ben 42 emendamenti di modifica sostanziale alla proposta regionale, che illustreranno nei prossimi giorni ai gruppi politici che compongono il consiglio regionale e alle commissioni competenti, prevedendo allo stesso tempo iniziative di informazione e mobilitazione pubblica su tutto il territorio regionale per far s che le case popolari ritornino ad essere un pilastro fondamentale delle politiche di welfare di sostegno alle famiglie e allo sviluppo del paeseFirmato: le segreterie regionali della Toscana di CGIL, CISL, UIL, SUNIA, SICET, UNIAT, Unione Inquilini della Toscana

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