Appuntamento alle 19.30. Bisogna attendere il Consiglio dei ministri di questa sera (5 marzo) per avere qualche certezza in pi sul destino delle liste del centrodestra escluse dalle regionali. In Lombardia i problemi riguardano la candidatura di Formigoni (firme irregolari), nel Lazio il nodo da sciogliere riguarda la lista del Pdl per Roma e provincia (presentata fuori tempo massimo): su questo caso il Tar dovrebbe pronunciarsi luned 8 marzo. Nulla di fatto, ieri, dopo un?ora di colloquio al Quirinale tra Silvio Berlusconi e Giorgio Napolitano e il rinvio del Cdm inizialmente previsto per la serata. La questione dunque resta aperta. Per tutta la giornata il governo aveva lavorato a due ipotesi: da un lato quella di un decreto legge, dall?altra quella di una leggina da approvare con il consenso dell?opposizione per rinviare il voto o riaprire i termini di presentazione delle liste per permettere l?inserimento delle liste escluse.Sul decreto, caldeggiato da Berlusconi, Napolitano avrebbe per frenato. Mancherebbero infatti i requisiti di necessit per ricorrere allo strumento del dl, questa la linea del Colle, pi disponibile invece sull?ipotesi di una legge concordata con le opposizioni. Al termine dell?incontro il Quirinale non ha rilasciato commenti sul medesimo e Berlusconi tornato a Palazzo Chigi per riunirsi con diversi ministri e decidere se insistere sulla linea del decreto legge o trovare alternative.Per il Cdm di oggi (5 marzo) si rafforza l?ipotesi di un decreto interpretativo per sbloccare la situazione. Lo afferma il ministro della Difesa, Ignazio La Russa: ?Faccio un esempio: chi lo dice che un magistrato alle 12:40 pu dire che chi al di l di una linea non pu rimanere in un ufficio? Chi stabilisce che se una persona dentro a un tribunale non deve essere considerata effettivamente presente? Un decreto interpretativo serve a evitare diverse interpretazioni?. In ogni caso ?i contatti con il Quirinale sono ancora in corso?, aggiunge, ?stiamo lavorando per trovare una soluzione?.Rimante l?attesa per i ricorsi al Tar presentati nel Lazio e in Lombardia. Nel primo pomeriggio di oggi si conoscer la data in cui si terr la camera di consiglio, probabilmente straordinaria, in cui i giudici del tribunale amministrativo della Lombardia decideranno sul caso Formigoni. Anche per la compagine del Pdl di Roma e provincia, esclusa perch presentata fuori tempo massimo, ? stato presentato questa mattina il ricorso al Tar?. Ad annunciarlo la stessa Renata Polverini, la decisione del tribunale amministrativo arriver luned 8 marzo. Nel frattempo il suo listino stato comunque riammesso dalla Corte d?appello di Roma e Polverini potr dunque correre per la carica di presidente della Regione Lazio.?Basta polemiche inutili – afferma il premier Berlusconi -, dobbiamo difenderci uniti contro chi continua ad attaccarci. C? stato semplicemente chi ha osteggiato fisicamente la presentazione delle nostre liste. Certo, evidente l?eccessiva fiscalit , ma ci sono ora delle soluzioni?. ?Il nervosismo del centrodestra alle stelle: mette in giro voci di accordi pi o meno taciti che non esistono?, ha chiarito il leader dei democratici, Pier Luigi Bersani, aggiungendo che ?la nostra posizione chiara: si lascino lavorare gli istituti preposti al controllo, ogni intervento in corso d?opera su regole elettorali sarebbe, come ovvio, assolutamente inaccettabile?. Per l’Italia dei valori Antonio Di Pietro ha paragonato l?ipotesi di un decreto a un golpe: ?? democrazia permettere ai cittadini di partecipare alle elezioni, ma la democrazia si esercita nel rispetto delle forme di legge e, secondo le prime decisioni dei magistrati, la legge stata violata da chi ha presentato alcune liste in modo difforme?.da rassegna.itÿ
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