Firmato l’accordo definitivo tra sindacati metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm e azienda, al ministero del Lavoro, nell’ambito della vertenza Electrolux, sul mantenimento della produzione negli stabilimenti italiani. L’intesa, che arriva dopo sette mesi di trattativa, prevede nello specifico la reindustrializzazione del sito di Scandicci (Firenze), dove in conseguenza alla graduale chiusura del comparto frigoriferi, entro la met del 2009, 370 lavoratori su circa 430 complessivi verranno riassorbiti da Energia Futura per la produzione di pannelli fotovoltaici, e la riorganizzazione di sito di Susegana (Treviso), dove sar concentrata la produzione di frigoriferi ad alta gamma e i circa 300 esuberi saranno gestiti con la cassa integrazione straordinaria e gli incentivi all’esodo. Inoltre il gruppo si impegnato ad investire oltre 170 milioni di euro nel triennio 2009-2011 negli stabilimenti italiani.Soddisfatti i sindacati. E’ un buon accordo, ha commentato Gianni Castellan della Fim, aggiungendo la prima volta che riusciamo a costringere una multinazionale a cambiare opinione: dalla chiusura dichiarata del sito di Scandicci alla reindustrializzazione, mentre per Susegana si raggiunto il mantenimento della produzione con una buona base occupazionale e soprattutto senza licenziamenti, oltre alla buona base di investimenti ottenuti per il triennio. L’accordo – ha concluso – far da apripista nel Paese. Sembra un buon accordo – ha sottolineato anche Maurizio Landini della Fiom – si sono da un lato evitati i licenziamenti e dall’altro stato reso possibile garantire l’occupazione con la reindustrializzazione. Considerando la situazione attuale, l’intesa ha un valore ulteriore, considerando tra l’altro che un gruppo significativo si impegna ad investire nei prossimi anni una quantit non indifferente di risorse. E’ un accordo coraggioso – ha rilevato Gianluca Ficco della Uil – che non solo salva centinaia di posti di lavoro ma soprattutto conferma la presenza strategica di Electrolux in Italia. L’accordo – ha sottolineato – stato reso possibile dalla determinazione espressa da sindacati e lavoratori, dalla responsabilit sociale espressa da Electrolux.
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