EDITORIA: CGIL-CISL-UIL, NO A DECRETO CHE SOSPENDE AGEVOLAZIONI POSTALI

In Gazzetta Ufficiale e’ stato pubblicato il decreto, adottato dal Ministero per lo Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, che a partire dal mese di aprile 2010 abolisce le tariffe postali agevolate per tutta l’editoria libraria, quotidiana e periodica. SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL esprimono la loro contrarieta’ alla misura che scarica sugli Editori l’onere della differenza tra la tariffa piena e quella agevolata finora a carico dello Stato. E’ quanto si legge in una nota congiunta delle segreterie dei sindacati confederali di categoria.Le ricadute economiche del decreto andranno a colpire ulteriormente la filiera della Comunicazione (carta, stampa editoria) – prosegue la nota – gia’ sconvolta da una fortissima crisi caratterizzata da un calo notevole di fatturati e volumi, all’interno di una trasformazione strutturale del modo di fruire dei vari mezzi e supporti di informazione la cui evoluzione non e’ ancora prevedibile. E’ l’ennesima iniziativa che penalizza il settore dell’Editoria in assenza di un confronto fra le Parti interessate su un progetto di riforma sempre annunciato e mai realizzato.SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL, nell’esprimere la loro preoccupazione per i livelli occupazionali della filiera della Comunicazione gia’ fortemente compromessi, chiedono al Governo e alle Associazioni imprenditoriali di categoria l’apertura immediata di un confronto sul decreto per l’adozione di soluzioni sostenibili per tutti i soggetti interessati e, contestualmente, la costituzione di un tavolo permanente che interessi tutta la filiera della Comunicazione. asca

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