Il Tar della Toscana ha respinto il ricorso di Edison spa nei confronti del ministero dell’Ambiente, di Ispra e di Arpat, sulla nota del 12 aprile 2018 con cui il Ministero stesso intimava all’azienda di presentare entro sei mesi un progetto di bonifica delle acque di falda che impedissero la contaminazione nell’area ex Farmoplant di Massa (Massa Carrara). Secondo la consulenza tecnica d’ufficio a cui si è affidato il Tar “è riscontrabile un nesso causale – si legge nella sentenza – tra l’attività svolta dalla Farmoplant e la presenza di inquinanti nella zona, pur non potendo escludersi la responsabilità anche di altre imprese ivi operanti”, dunque “la (cor)responsabilità della ricorrente nella causazione dell’inquinamento appare dimostrata”. “Gli esiti di questa sentenza erano per noi più che auspicabili”, commentano i comitati, secondo cui “da 32 anni la popolazione apuana attende infatti le bonifiche, affinché siano allontanati i veleni che hanno portato Massa-Carrara ad essere una delle province con il più alto tasso di tumori ed altre patologie spesso riconducibili all’inquinamento chimico residuale di un Sin in Italia”. (ANSA).
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