La Giunta toscana ha approvato gli indirizzi da rispettare per avere accesso ad una parte degli oltre 853 milioni di euro previsti dal Programma nazionale per la qualità dell’abitare. I progetti, spiega la Regione, potranno avere un valore massimo di 15 milioni ciascuno e potranno essere presentati dalla Città metropolitana, dai Comuni con più di 60mila abitanti e dalla Regione, anche in veste di ‘aggregatore’ di strategie coordinate dei Comuni. Ogni ente potrà proporre fino a tre progetti che devono essere finalizzati: alla riqualificazione e all’incremento del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale; alla rigenerazione di aree, spazi e immobili pubblici o privati; al miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza dei luoghi urbani; al miglioramento della qualità ambientale nelle aree ad alta tensione abitativa; all’utilizzo di strumenti innovativi di gestione, inclusione sociale e welfare urbano e processi partecipativi. Le domande devono essere presentate entro 120 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto interministeriale che definisce le procedure per la presentazione delle proposte. “Toscana – spiega l’assessore all’urbanistica Stefano Baccelli – si è data ottime leggi per il governo del territorio ed ha introdotto i concetti innovativi di ‘consumo zero’ e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente che oggi vengono promossi anche dalla normativa nazionale, ma le buone leggi non bastano: servono buone idee, mirate ed efficaci, e il sostegno economico agli enti che vogliono realizzarle. Come Regione siamo pronti a fare la nostra parte”. Per l’assessore regionale al sociale Serena Spinelli, “è importante cogliere questa opportunità, che ci consentirà di intervenire sull’edilizia sociale e residenziale, in particolare in aree dove è più necessaria una azione di riqualificazione urbana”. (ANSA).
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