Edilizia. La prevenzione conviene: spendi 100 euro, ne tornano 219

Una ricerca francese dimostra che investire in sicurezza migliora i conti. Behri (Fillea Cgil): In Italia, tranne pochi casi illuminati, le aziende non sono cos lungimiranti. Occorre puntare su buone pratiche, formazione e collaborazione tra impresedi Marco TognaÿLa prevenzione conviene, anche e soprattutto in termini economici. Banconote in mano, per ogni 100 euro spesi in azioni preventive di rischio il ritorno Š 219 euro. A dirlo Š uno studio francese della met… di novembre, realizzato dai ricercatori Fr‚d‚ric Turlan and Luc Roi dell?Organismo professionnel de pr‚vention du bƒtiment et des travaux publics (Oppbtp), agenzia specializzata in salute e sicurezza nei cantieri edili e di ingegneria civile. Lo studio ha preso in esame 27 aziende in cui sono state introdotte 101 misure proattive (come la prevenzione degli infortuni, delle malattie professionali o delle condizioni di lavoro ?duro?), dimostrando come investire sulla prevenzione aumenta la produttivit… e migliora la performance economica d?impresa.Veniamo allora ai risultati. Il ?gain-to-cost performance? individuato dai ricercatori Š di 2.19, il che significa che ?per ogni 100 euro spesi in azioni preventive di rischio il ritorno Š stato di 219 euro, con un utile netto di 119 euro?. Il periodo medio di ammortamento a copertura dell’investimento iniziale Š di un anno e mezzo (e di 14 mesi per le piccole imprese), la durata media delle azioni (ossia il tempo necessario ai lavoratori per padroneggiare le nuove tecniche o apparecchiature) Š di 5,2 anni.La prevenzione non Š un fattore di spesa, ma un elemento di competitivit… e crescita dice Ermira Behri (Fillea Cgil): Limitare i rischi induce progressi tecnologici e riduce i costi sociali ed economici?? sicuramente vero che un euro investito ne porta due in benefici. Ma nel nostro settore edile le imprese non sono cos lungimiranti e tendono a investire poco. Abbiamo per• anche casi illuminati, fra queste sicuramente alcune delle prime imprese italiane?. A dirlo Š la segretaria nazionale Fillea Cgil Ermira Behri, ricordando un analogo studio di alcuni anni fa, dove furono ?monitorate 300 aziende di 15 paesi in tutto il mondo, che rivel• come ogni euro speso in prevenzione garantisse un ritorno economico ? il cosiddetto Rop, acronimo per ?Return on prevention? ? decisamente superiore, pari in media a 2,2 euro. Dunque, il rapporto costibenefici non solo Š positivo, ma addirittura vantaggioso?.I maggiori benefici (pari al 71 per cento) si vedono nei guadagni di produzione. Tali benefici sono solitamente legati a un migliore tempo di produzione, cioŠ al fatto che ?le aziende producono la stessa quantit… in un periodo di tempo pi— breve, potendo cos utilizzare le ore libere per migliorare altri settori?. Inoltre, la maggiore produzione ?porta a un aumento dei ricavi e a pi— alti margini di profitto?. Un altro vantaggio consiste nella riduzione o eliminazione degli acquisti: dotare ?i dipendenti di maschere di ventilazione, ad esempio, evita la necessit… di acquistare costantemente maschere monouso, migliorando la qualit… del prodotto?. Lo studio evidenzia anche che le azioni di maggior successo sono state quelle con l?investimento pi— contenuto: un quarto delle misure adottate, costate meno di 5 mila euro, hanno avuto un ritorno 20 volte superiore all’investimento iniziale.?La prevenzione non Š un fattore di costo, ma un elemento di competitivit… e di crescita. Limitare i rischi professionali induce i progressi tecnologici e pu• ridurre di molto i costi sociali ed economici? riprende Ermira Behri. Occorre allora ?mettere in campo attivit… che riguardino l?individuazione di buone pratiche, la promozione della collaborazione tra grandi e piccole imprese, il proseguio delle campagne di sensibilizzazione?. Si deve poi colmare il vuoto informativo che lavoratori e aziende si trovano ad affrontare: ?Gli ispettori del lavoro, ad esempio, devono essere visti come persone che agevolano l?adempimento degli obblighi di legge, non come ostacoli all?attivit… delle imprese?. Infine, il ruolo cruciale della formazione, che Š ?elemento fondamentale per la diffusione della cultura della prevenzione, e deve diventare tema centrale anche dell?educazione scolastica?.Vanno rimarcati, infine, altri risultati della ricerca. Si Š posto in risalto, ad esempio, che ?alcune azioni preventive di rischio hanno consentito all’azienda, attraverso lo sviluppo delle competenze, di attingere a nuovi mercati e di estendere il numero dei progetti realizzati, ottenendo un maggiore margine sulle vendite e l’aumento del fatturato della societ…?. Da sottolineare, infine, l?impatto delle misure sull?ambiente: il 58 per cento delle azioni ha avuto un impatto positivo, nel senso che ?i prodotti che sono meno pericolosi per i lavoratori sono spesso anche meno dannosi per l’ambiente, come si Š dimostrato in termini di smaltimento dei rifiuti?. da rassegna.it

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