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Home›News Toscana Lavoro›news›Edilizia: Fase 2: Genovesi (Fillea), riapertura sarˆ graduale. 70% canteri da riorganizzare. Subito al lavoro 200.000

Edilizia: Fase 2: Genovesi (Fillea), riapertura sarˆ graduale. 70% canteri da riorganizzare. Subito al lavoro 200.000

By webprato
Giugno 19, 2020
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4 MAGGIO RIPARTIRANNO IN 200MILAPubblicato: 03 Maggio 2020Tags:Edilizia Edilizia-PrimoPiano News News-PrimoPiano Homepage-PrimoPiano Segretario-Generale Comunicati&Interviste Comunicati&Interviste-PrimoPiano Segretario-Generale-PrimoPianoIl 4 maggio al via la Fase 2. Genovesi: per l’edilizia la riapertura sarˆ graduale, il 70% dei cantieri va riorganizzato. Stimiamo subito al lavoro in 200mila edili.ÒAldilˆ di quanto si racconta, domani non avverrˆ la riapertura immediata di tutti i cantieri privati e di quelli pi piccoli del pubblicoÓ  quanto da sapere il segretario generale della Fillea Cgil.Questo perch, secondo le stime del sindacato Òsolo il 30% dei cantieri operativi il 28 febbraio – nello specifico i grandi cantieri pubblici e qualche significativo cantiere privato di grandi dimensioni, diversi dei quali non si sono mai fermati – hanno giˆ riorganizzato il proprio lavoro per rispettare i protocolli anti Covid. Stimiamo quindi in circa 200mila gli operai edili che potrebbero tornare a muoversi luned“ in piena sicurezza, non di piÓ.Per la Fillea i prossimi giorni saranno fondamentali Òsi tratta da un lato di sostenere le imprese ed i lavoratori con la necessaria informazione e assistenza, con formazione specifica e facendosi carico, come committenza pubblica e privata, dei maggiori costi per la sicurezza che si dovranno sostenere. Su questo, chiediamo ad Anas a Comuni e Regioni fino agli stessi committenti privati, di farsi carico senza polemiche delle legittime richieste di aumento costi che verranno dalle imprese e dalle stesse parti socialiÓ parti sociali dellÕedilizia che Òcon i Cpt, i Rlst e tutto il sistema bilaterale saranno accanto a lavoratori ed imprese per la necessaria opera di sostegno.ÓDallÕaltro lato ҏ obbligatorio per legge (articolo 2 c. 6 del Dpcm 26 Aprile) insediare sin da domani i Comitati di cantiere nelle grandi realtˆ dove vi sono Rsu e Rls e insediare soprattutto i Comitati territoriali in ogni provincia, visto che la stragrande maggioranza delle aziende sono di piccole dimensioni e prive di rappresentanti sindacali in grado di monitorare e verificare che tutto il lavoro riparta in sicurezza. Le aziende edili – prosegue Genovesi – sono infatti chiamate a rispettare per i cantieri privati il protocollo interconfederale del 24 Aprile sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil che integra il protocollo del settore del 24 marzo e in tutti gli appalti pubblici, grandi e piccoli, la specifica intesa sottoscritta da Mit, Ministero del Lavoro, stazioni appaltanti pubbliche e parti sociali, anche essa recepita nel DpcmÓ.ÒCambieranno le modalitˆ di trasporto da e per il cantiere, gli orari di lavoro, i carichi, le entrate e uscite, dovranno essere riorganizzati gli spazi comuni, dalle mense agli spogliatoi e si dovranno favorire, soprattutto nei piccoli cantieri e nelle aziende artigiane il corretto uso dei Dpi e di tutti gli accorgimenti utili a contrastare la diffusione del Covid. I Comitati dovranno verificare ma soprattutto sostenere un cambiamento importante nelle modalitˆ di lavoro, da fare tutti insieme, datori e operai, impiegati e tecnici, perchŽ la sicurezza non ammette deroghe o superficialitˆ. Il settore dellÕedilizia ha una buona tradizione di relazioni industriali e un ottimo sistema bilaterale.ÓPer il sindacato di Via Morgagni Òle aziende dovranno vedere sempre di pi nel sindacato un alleato e non un problema ed i tanti operai sindacalizzati, gli stessi nostri funzionari sul territorio dovranno in questi giorni aiutare i datori di lavoro nel ripensare anche il loro modo di organizzare fisicamente i cantieri – conclude Genovesi, ricordando che Òsolo tutti insieme e tutti uniti potremmo farcela, sostenendo i tanti imprenditori seri che le istituzioni devono aiutare in questi giorni cos“ complicati e colpendo quei furbetti, pochi speriamo, che pensano che il profitto venga prima di tuttoÓ.

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