Grido di dolore dell’Ance Toscana Nord sulla situazione dell`edilizia: negli ultimi 5 anni in provincia sono sparite oltre 400 imprese e pi di 2000 lavoratori, e per il settore non si intravedono ®segnali di ripresa, seppur lievi, su cui fondare il ritorno a condizioni minime di normalit . Lo testimonia prosegue l`Ance – il panorama delle realt aziendali in provincia che a dir poco devastato; oggi, come ieri, assistiamo impotenti alla sparizione di aziende storiche che impoverisce il tessuto industriale ed economico del comparto. Un segnale incontrovertibile viene dall`analisi dei dati della Cassa edile lucchese che, oltre a continuare a registrare diminuzioni di imprese e operai, rileva fenomeni sempre pi allarmanti di abusivismo delle regole contrattuali che, presumibilmente, corrispondono aduna nuova, pesantissima ondata di lavoro sommerso¯. L`Ance rileva come l`edilizia ®sembra non avere futuro, abbandonata, non pi considerata n difesa da nessuno se non dalle associazioni di categoria: non dalla normativa, sempre pi complicata e alienante che non premia il merito e la professionalit ma permette un mercato senza con- collo; non dal sistema creditizio, incapace di creare un virtuoso e pi maturo rapporto con le ditte; non dalle amministrazioni pubbliche, a cui spetterebbe il compito di salvaguardare occupazione e benessere economico del territorio. Pi volte abbiamo contestato i bandi che continuano a ignorare il prezzario regionale o si affidano a sistemi di aggiudicazione illegittimi. Tali condotte contribuiscono a peggiorare lo stato di un settore, dove si lavora sottocosto in un continuo gioco al massacro¯. ®Le aziende che resistono – conclude la nota- hanno capito che l`unica difesa organizzare loro stesse. La scelta di unirsi in Ance Toscana Nord, che a breve elegger il suo primo presidente, dettata soprattutto dalla consapevolezza che bisogna unirsi per riaffermare con maggiore forza le necessit e la dignit di un comparto che pu essere volano del mercato interno¯.da La NazioneViareggio
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