EDILIZIA: CGIL, BASTA CONDONI. SONO INSULTO A ONESTI

La Cgil chiede che il Parlamento respinga la proposta di riaprire i termini del condono edilizio. Un’iniziativa che la Confederazione in una nota definisce un insulto ai cittadini onesti e una aggressione all’ambiente che deve essere respinta. Mentre il nostro Paese – si legge nella nota – necessita di essere messo in sicurezza dai tanti dissesti idrogeologici, e dal permanente rischio sismico; mentre il ‘parco edilizio’ ha bisogno di verifiche profonde e di interventi di messa in sicurezza; mentre bambini, donne e uomini muoiono sotto le macerie di edifici fatiscenti eo mal costruiti; mentre troppe famiglie subiscono sfratto o pignoramento perche’ la crisi non permette loro di pagare l’affitto o la rata di mutuo; mentre il vero Piano per l’edilizia sociale e’ praticamente fermo e il Fondo sociale per l’Affitto viene decurtato ogni anno, in Parlamento qualcuno della maggioranza propone un altro, l’ennesimo, condono edilizio.La maggioranza di governo – prosegue – non contenta di quella sorta di condono preventivo del Piano per l’edilizia, fatto passare come misura fondamentale contro la crisi ma che di fatto non ha ancora prodotto nulla, oggi vuole riaprire i termini del condono edilizio retroattivo estendendolo fino a Dicembre 2010. Una misura che la Cgil – conclude la nota – considera un insulto ai cittadini onesti e una aggressione all’ambiente che deve essere respinto. ASCA

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