Economia toscana sotto la lente dell’Ires. Ad Arezzo cresce la disoccupazione ma vola l’export

Finiti gli incentivi, frenano le assunzioni. In Toscana come ad Arezzo. Su questi dati punta il dito il focus Economia di Cgil e Ires Toscana relativi al primo trimestre del 2016. Lo studio, presentato ieri mattina a Firenze, riporta dati che non sorprendono affatto. Come il boom dei voucher e il monitoraggio della situazione della cassa integrazione.OccupazioneIl capitolo occupazione vede per Arezzo una lieve flessione nel 2015. Un calo dello 0,8 per cento. Una situazione migliroe rispetto a Firenze (-2,1%) e Prato (-2,2%). Ma decisamente peggiore rispetto agli aumenti che si sono verificati a Lucca (+6,8%), Pisa (+4,6%) e Grosseto (+3,3%); e, anche se in modo meno intenso a Siena (+2,8%) e a Livorno (+1,1%).Poi l?altro volto della medaglia, quella relativa alla disoccupazione. Le persone senza lavoro sono diminuite maggiormente a Lucca (-35%), a Massa Carrara (-26,2%) e a Pistoia (-19,4%); mentre sono aumentate ad Arezzo (+20,9%) e a Siena (+16,3%).Cassa integrazione?Nei primi tre mesi del 2016 si Š verificata una prima consistente inversione di tendenza nella tendenza delle ore di cassa integrazione concesse dall?Inps in Toscana, con una crescita da 9,2 a quasi 12 milioni di ore? recita il report.I cassintegrati nell?Aretino nel primo trimestre del 2016 sono stati 2800 oltre mille dei quali del settore lapiedeo. Tradotto in ore si parla di 1 milione e 127mila ore.ProduzioneE la produzione: ?A livello territoriale ? si legge nello studio ? , se ci rapportiamo al dato base pre-crisi, solo la provincia di Lucca sembra avere quasi recuperato il vecchio livello produttivo, con Livorno, Arezzo e Firenze che contengono le perdite circa al 10% del valore della produzione industriale. All?opposto, province come Massa-Carrara, Siena e Prato hanno un indice almeno del 30% inferiore a quello della prima met… degli anni duemila?.ExportPositivo per Arezzo e il suo territorio l?export che ha segnato un +7,2 per cento. Fra le Province in maggiore crescita segnaliamo Lucca (+12,7%),Grosseto (+9,5%), Firenze (+5,2). La stima Š quella di passare da 1miliardo e 911 milioni di questo 2016 a 1 miliardo e 928milioni del 2018, con una crescita lenta, ma costante. E un discorso equivalente pu• essere fatto per l?import, che per il 2016 prevede 455 milioni e per il 2018 ne prevede 535. Nadia Frulli da arezzonotizie.it

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