ECONOMIA: TOSCANA; IN CALO PRODUZIONE NEL PRIMO TRIMESTRE 2008
E’ in calo nel prime trimestre 2008 la produzione industriale in Toscana: rispetto allo stesso periodo del 2007 si registra un meno 0,9%. Ma ad appesantire il quadro sono soprattutto gli ordinativi, con un meno 1,6% interno e un meno 1,2% estero. Lo rileva l’indagine congiunturale di Unioncamere e Confindustria Toscana, che conferma i timori dell’ingresso in un ciclo negativo dopo nove trimestri consecutivi di crescita. L’inversione del ciclo, si aggiunge, per il momento contenuta e ricalca le dinamiche del sistema economico nazionale. In termini correnti il fatturato registra un modesto +0,5%, che deve essere rapportato per alla crescita dei prezzi di produzione (+3%) che riporta le variazioni reali del volume d’affari a meno 2,5%. Ad arginare la nuova onda riflessiva, si specifica, restano solo l’occupazione, che registra un +1,2% e un leggero miglioramento del clima di fiducia degli imprenditori per quanto concerne l’attivit produttiva a breve periodo. Riguardo alle dimensioni delle aziende, soffrono le grandi (con almeno 250 addetti) che finora erano riuscite a muoversi meglio: per loro la produzione segna meno 1,9%. Maggiore dinamicit invece delle medie imprese, che registrato un pi 0,7% mentre le piccole mantengono le basse performance registrate in precedenza: meno 1,4%. Nel dettaglio settoriale il quadro si sfrangia. Il tessile-abbigliamento registra un meno 3,3%, pelli-cuoio-calzature un meno 2,1, meno 2,2 per chimica-farmaceutica-gomma-plastica e meno 2,6 per i non metalliferi. Pi contenuta la perdita di legno e mobili e lavorazione dei metalli. Continuano a brillare, anche se con meno intensit , elettronica (+4,9%) e costruzione dei mezzi di trasporto (+4,2%). Segno positivo anche per meccanica (+1,2%) e alimentare (+1,1%). Per Pierfrancesco Pacini, presidente di Unioncamere Toscana, bench si tratti di un solo trimestre con il segno meno, la flessione dei principali indicatori congiunturali desta una certa preoccupazione. Preoccupa sopratutto il clima di incertezza che si respira sui mercati. Ma, conclude Pacini, le aziende non si danno per vinte e conforta rilevare il leggero miglioramento del clima di fiducia sulle prospettive a breve periodo. Per Antonella Mansi, presidente di Confindustria Toscana, la crescita negativa per ora contenuta, ma la ripresa degli scorsi trimestri appare esaurita. Per Mansi la congiuntura internazionale trova la nostra economia ancora debole e lo scenario continua a cambiare a nostro sfavore. Le imprese sanno che il lavoro di questi anni non sufficiente: i loro sforzi dovranno proseguire. Ma accanto a loro tutto il sistema deve cambiare marcia; il territorio deve aggiungere valore a quello prodotto dalle imprese, essere capace di far nascere e attrarre nuova imprenditorialit .(ANSA).