Ecomafie: Legambiente,Toscana a 6o posto,infrazioni in calo Peggiorata la situazione per cemento illegale e per i rifiuti

Nel 2018 sono state accertate in Toscana 1.836 infrazioni ambientali, pari al 6,8% sul totale nazionale, dato in calo rispetto all’anno precedente (nel 2017 furono 2.138). Questi i dati che emergono dal rapporto Ecomafie 2019, presentato oggi a Firenze da Legambiente, dal quale risulta anche che la Toscana resta stabile al sesto posto della classifica nazionale. Nello specifico dei reati ambientali registrati, il rapporto indica che nel corso del 2018 Š peggiorata la situazione del cemento illegale – che porta la Toscana a salire dal sesto al quinto posto nella classifica delle regioni pi— colpite -, e dei rifiuti (la regione si conferma quarta a livello nazionale, e prima per il centro-nord): delle 634 infrazioni accertate la maggior parte Š distribuita nelle province di Firenze, Arezzo e Siena. Il rapporto parla poi di numeri preoccupanti anche per quanto riguarda i reati contro la fauna (405 infrazioni) e gli incendi dolosi che hanno interessato 1.240 ettari di territorio. Infine la Toscana si trova in quinta posizione nella classifica delle regioni maggiormente colpite dai ladri di opere d’arte. Durante la presentazione del rapporto, Legambiente ha anche avanzato delle proposte per la lotta alle ecomafie tra cui la semplificazione dell’iter di abbattimento delle costruzioni abusive, il riconoscimento dei diritti degli animali, l’approvazione del disegno di legge sui delitti contro fauna e flora. Il quadro che emerge dal rapporto 2019 Š senz’altro composito – ha commentato Fausto Ferruzza presidente di Legambiente – e induce a tenere alta la guardia contro comportamenti e posture incivili, indegni in una regione come la Toscana. Per l’assessore regionale alla presidenza, Vittorio Bugli, la situazione toscana Š migliore rispetto ad altre regioni, Š in leggero miglioramento ma sicuramente bisogna provare a migliorarsi. Come Regione gestiamo le autorizzazioni in campo ambientale e l’intenzione Š di partire con un registro unico dei controlli. (ANSA).

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