DRAGHI: MANOVRA, RIDURRE ALIQUOTE ‘ELEVATE’ SU IMPRESE E LAVORONO TAGLI LINEARI

Vanno ridotte in misura significativa le aliquote ‘elevate’ su Imprese e lavoro e inoltre vanno destinate alla riduzione del peso fiscale le somme derivanti dal recupero dell’evasione fiscale, compensando cosi’ il minor gettito con ulteriori recuperi di evasione fiscale, in aggiunta a quelli, veramente apprezzabili, che l’amministrazione fiscale ha recentemente conseguito. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, nel corso dell’assemlbea annuale, che si tiene a Palazzo Koche, leggendo la sua Relazione davanti a un parterre di economisti, banchieri e imprenditori.Perche’ una manovra non abbia effetti negativa sulla ripresa, che resta ‘debole’, e’ necessaria un’accorta articolazione.Per ridurre la spesa in modo permanente e credibile – afferma Draghi – non e’ consigliabile procedere a tagli uniformi in tutte le voci. Perche’ tali tagli impedirebbero di allocare le risorse – afferma il governatore – dove sono piu’ necessarie. Secondo Draghi, sarebbero difficilmente sostenibili nel medio periodo, penalizzerebbero le amministrazioni piu’ virtuose. Una manovra cosiffatta inciderebbe sulla gia’ debole ripresa dell’economia, fino a sottrarle circa 2 punti di pil in 3 anni. E per quantor iguarda il federalismo, puo’ aiutare – osserva – responsabilizzando tutti i livelli di governo, imponendo rigidi vincoli di bilancio, avvicinando i cittadini alla gestione degli affari pubblici. Pero’ ci sono 2 condizioni che Draghi definisce ‘cruciali’: che i nuovi tributi locali siano compensati da tagli di quelli decisi centralmente e non vi si sommino. Inoltre, che si preveda un serrato controllo di legalita’ sugli enti a cui il decentramento affida ampie responsabilita’ di spesa. ASCAÿ

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