DRAGHI: CGIL, CONFERMA NOSTRO GIUDIZIO SU PERICOLO CRIMINALITA’

Le parole di Draghi confermano il nostro giudizio sulla pericolosita’ estrema della criminalita’ organizzata e sul rischio che la particolare situazione economica creata dalla crisi possa determinare un’ulteriore espansione della sua capacita’ di infiltrare e condizionare l’economia legale ed in molti casi di sostituirsi ad essa. E’ quanto afferma la segretaria confederale della Cgil, Vera Lamonica, in merito all’allarme lanciato dal governatore della Banca d’Italia Mario Draghi nel corso dell’audizione alla commissione parlamentare antimafia.La grande disponibilita’ finanziaria delle mafie – rileva la dirigente sindacale – unita alle difficolta’ di imprese e soggetti economici di far fronte alla congiuntura, sta determinando non solo la crescita dell’usura, ma anche una decisa crescita di acquisizione di attivita’ ed imprese, nonche’ di patrimoni immobiliari.Le mafie – spiega la segretaria confederale Cgil – hanno soffocato la vita economica e civile delle Regioni in cui hanno origine e ne costituiscono il principale problema ma oggi e’ tutto il Paese che rischia grosso. Bisogna che l’aggressione ai patrimoni mafiosi, la lotta al riciclaggio, il controllo e la prevenzione su tutto il ciclo degli appalti, il monitoraggio delle transizioni finanziarie e delle cessioni di proprieta’, il rafforzamento della dotazione di uomini e mezzi alle forze dell’ordine ed alla magistratura, siano considerate come un investimento necessario per il futuro del Paese. Cosi’ come, continua, riteniamo utile riproporre la creazione della Agenzia per i Beni confiscati che potrebbe dare ulteriore slancio all’azione di sequestro ed uso sociale dei patrimoni mafiosi.Qui sta la vera sicurezza del Paese, e forse c’e’ bisogno che in questa direzione – conclude Lamonica -vengano convogliate tutte le energie finora impiegate nella promozione della paura, nella persecuzione degli immigrati, nell’invenzione delle ronde.asca

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