DPEF: DRAGHI, NEL PUBBLICO IMPIEGO SI PREFIGURA DECELERAZIONE SALARI

Il Dpef prefigura una significativa riduzione della dinamica salariale, che negli ultimi anni in questo settore e’ stata particolarmente sostenuta. Dal 2000 al 2007 le retribuzioni pubbliche unitarie sono cresciute a tassi piu’ alti di quelli osservati nel settore privato, riportando il differenziale salariale tra i due settori vicino al picco registrato nel 1990 (quasi il 40%). Cosi’ il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, nel suo intervento davanti le commissioni di Bilancio, Tesoro e programmazione di Camera e Senato che stanno esaminando il Dpef per gli anni 2009-2013.Dal lato delle spese infatti il decreto definisce risparmi per 10,4 miliardi nel 2009, 17,2 nel 2010 e 31,2 nel 2011 – ha rilevato Draghi -, questi sono parzialmente compensati da maggiori spese per circa 6,5 miliardi a partire dal 2009. Il 60% delle maggiori spese finanzia i prossimi rinnovi contrattuali – ha detto Draghi – le risorse stanziate per il 2009 corrispondono a poco piu’ del 2% della spesa complessiva per il personale delle amministrazioni pubbliche.asca

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