Dopo Il Circo Massimo

Al ritorno dalla grande manifestazione del 4 aprile a Roma, dove la CGIL da sola ha portato in piazza una fiumana di persone, il terremoto d?Abruzzo per alcune settimane ha calamitato l?attenzione del mondo sindacale, come del resto d?Italia; tuttavia, nella Camere del Lavoro, nelle categorie l?impellenza dei problemi ? continuata ad andare avanti e, mi pare, essenzialmente intorno a due filoni: la risposta alla crisi e la questione della firma separata sull?accordo per il nuovo modello contrattuale. Su ambedue questi aspetti si registrano rigidit? e tensioni nelle nostre controparti, ma anche momenti che fanno vedere qualche spiraglio di apertura. Sulla questione della Cassa Integrazione per esempio si comincia a discutere con proposte di Sacconi che, bench? non condivisibili nello specifico, evidenziano che il problema, posto per prima dalla Cgil, di allungamento della CIG ? un problema reale e anche Confindustria, o almeno alcuni suoi esponenti, sembrano pi? vicini alle nostre stesse idee su questo tema.Sulla faccenda del modello contrattuale le rigidit? sono pi? pesanti, data la recente firma apposta da Cisl e Uil, ma resta anche per loro il problema di rispondere alla crisi in modo pi? incisivo di come faccia fino ad oggi il Governo. Inoltre per essere praticabile il nuovo modello contrattuale deve passare dagli accordi a livello di categoria e pu? darsi che a questo livello vi siano pi? spazi di ragionamento, entrando nel dettaglio e nel concreto delle cose, di quanto non ve ne sia stato a livello confederale.˜In ogni caso, bench? gli altri non riconosceranno mai il valore della manifestazione del 4 aprile, credo che nei fatti dovranno tenere conto della capacit? di mobilitazione ancora esistente intorno al pi? grande sindacato italiano e le risposte da dare ai lavoratori saranno convincenti nella misura in cui riescano a dare soluzioni che rispondano ai problemi che noi, quel giorno e in tutti questi mesi, abbiamo posto.

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