La questione legata al personale nei Comuni ha da tempo raggiunto un livello insostenibile. Auspichiamo che vengano accolte le richieste dell’Anci e si proceda ad un riassetto organico delle regole, al fine di ripristinare il regime ordinario delle assunzioni, perfezionando, al contempo, il processo di riallocazione del personale in esubero di Citt metropolitane e Province. Lo afferma il sindaco di Chieti e delegato Anci al Personale, Umberto Di Primio, in merito alle richieste Anci consegnate al parlamento sul decreto Enti locali. I Comuni – ricorda Di Primio – patiscono sostanziale divieto di procedere ad assunzioni a qualsiasi titolo e questo crea non poche difficolt alla macchina organizzativa degli enti. Il divieto tocca sia piccoli che grandi Comuni con un impatto devastante. Chiediamo quindi pi equit fra gli enti, per questo nella proposta presentata al Parlamento c’ la richiesta di prendere a riferimento i valori medi tra dipendenti e popolazione, cos come definiti dal ministero dell’Interno per gli enti in dissesto, procedura questa che non comporta oneri aggiuntivi per lo Stato. Il delegato Anci ribadisce poi la necessit di una urgente revisione del blocco del turnover, fissato dalla legge di Stabilit al 25%. Tutti i Comuni – rimarca – soffrono perch sono sotto organico e da tempo lamentiamo come il nostro personale sia il pi vecchio di tutti i comparti della Pa. Non si pu chiedere efficienza senza un ricambio che sia anche generazionale. Il sindaco di Chieti, infine, tocca un altro tema delicato: quello del personale nei Comuni impegnati nell’accoglienza dei migranti. Il problema dei flussi migratori assume dimensioni sempre pi ampie. Per questo necessario un maggiore e pi adeguato concorso dello Stato alla copertura sulle spese per il personale impiegato in progetti di accoglienza tramite lo Sprar. I Comuni sono impegnati nell’accoglienza ma affinch questa sia efficace occorre un numero adeguato di personale dedicato. (ANSA).ÿ
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