Dl agosto: Cgil, bene misure di sostegno al lavoro, ora confronto su politiche di sviluppo

“Esprimeremo un giudizio completo una volta visti i testi definitivi del decreto uscito dal Cdm, ma sicuramente vanno nella direzione da noi rivendicata l’allungamento della cassa integrazione, la proroga del blocco licenziamenti, l’allungamento di Naspi e Discoll e la proroga di parte delle indennità, in particolare ai lavoratori più colpiti come quelli del turismo e dello spettacolo”. Così la Cgil in un nota. “Tutte misure – prosegue il sindacato di Corso Italia – necessarie alla tenuta della coesione sociale e per accompagnare e sostenere una fase di ripresa e di ridefinizione del sistema produttivo. Un giudizio e un approfondimento più articolato meritano, invece, le misure sulla decontribuzione e più in generale sul sistema di sgravi alle imprese, che dovrebbero essere maggiormente condizionate e selettive e non a pioggia e che avrebbero bisogno di essere inserite in una logica di sistema e dentro alla riprogettazione del Paese, a partire dall’uso dei fondi europei”
“Ora rivendichiamo – aggiunge il sindacato guidato da Maurizio Landini – che il governo, nel rispetto degli impegni assunti negli Stati Generali, apra un confronto preventivo con Cgil Cisl e Uil per decidere le priorità e le strategie sugli investimenti pubblici e privati per una ripresa solida e di qualità, definire le politiche di sviluppo dei settori più colpiti, la riforma degli ammortizzatori e il superamento della precarietà, la riforma fiscale e le misure di contrasto all’evasione, interventi e politiche di sviluppo per il Mezzogiorno. Tutte misure necessarie per affermare un nuovo modello di sviluppo, diverso rispetto a quello degli ultimi anni, orientato a una migliore sostenibilità ambientale e sociale e fondato sulla occupazione stabile”.
“Per la Cgil – conclude la nota – rimane confermata la mobilitazione del 18 settembre prossimo, già proclamata con Cisl e Uil, a sostegno di una riforma fiscale all’insegna della progressività, per il rinnovo dei contratti pubblici e privati su cui occorre superare le resistenze in particolare di Confindustria, per uno straordinario piano di assunzioni, per gli investimenti”.

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