Distribuzione Cooperativa: Cgil Cisl Uil categoria, avviato negoziato per rinnovo Ccnl

Ha preso il via in modalità videoconferenza il confronto per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro della Distribuzione Cooperativa applicato a circa 65mila lavoratrici e lavoratori. I segretari generali dei sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno illustrato ai vertici associativi delle associazioni di settore Ancc Coop, Confcooperative Consumo e Utenza e Agci Agrital, i contenuti del documento unitario posto alla base dell’avvio della stagione dei rinnovi contrattuali settoriali, valorizzando la specificità rappresentata dalla distribuzione cooperativa.
Al centro della proposta di parte sindacale i temi legati a salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, alla introduzione di nuove tutele e garanzie per la conciliazione dei tempi di vita e tempi di lavoro tenuto conto della presenza femminile nel comparto, al welfare, alla formazione e all’aggiornamento professionale come diritto individuale, con un’attenzione particolare al lavoro del futuro e la espressa richiesta di rendere più strutturato l’articolato contrattuale in tema di lavoro agile.
Temi anche connessi alla rivisitazione delle professionalità nei sistemi di classificazione del personale, da attualizzare e semplificare, come pure al contrasto al divario e alla violenza di genere con maggiori garanzie per le lavoratrici inserite nei percorsi di protezione.
Tra le richieste dei sindacati anche nuove modalità di fruizione dei congedi parentali, norme contrattuali più utili per rafforzare il diritto al lavoro dei disabili e dei lavoratori cosiddetti “fragili”, ma anche dei nuovi assunti, dei giovani e delle donne.
Attenzionato anche il tema dell’invecchiamento attivo e la necessità di favorire la convivenza generazionale, anche mediante forme di “staffetta generazionale” che trovino un volano nel Contratto Nazionale.
Centrali nell’ambito del rinnovo del Contratto Nazionale, sono i temi relativi agli impatti delle esternalizzazioni e terziarizzazioni e della salvaguardia dell’occupazione diretta, a partire dal Mezzogiorno.
Il salario deve tenere conto degli incrementi che ci sono stati anche in altri settori e per altre categorie. I sindacati hanno poi proposto di proseguire il confronto per aree tematiche.
  Per Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs «è necessario, sia pure nelle condizioni complesse che il macrosettore del terziario sta attraversando, accrescere la qualità del lavoro all’interno delle cooperative di consumo e rispondere in maniera congrua alle aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori, preservando il potere di acquisto delle retribuzioni e le professionalità».
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