Non pu esserci un buco assistenziale di decine d’anni tra l’et scolare e la vecchiaia. Ecco perch chiediamo alla Regione di istituire un fondo specifico per il sostegno a servizi e strutture destinate alle persone con disabilit e in quest’ottica occorre puntare sulle fondazioni partecipate dalle famiglie per tenere insieme risorse pubbliche e private, progettare e gestire strutture e servizi. Lo afferma Patrizia Frilli presidente del coordinamento regionale Dipoi, che riunisce associazioni e fondazioni legate al mondo dei servizi e delle strutture per persone disabili, in vista della conferenza regionale sulla disabilit in programma il 23 e 24 gennaio a Firenze. Tutto sommato in Toscana siamo abituati a un buon livello dei servizi – sottolinea – ma sono ancora troppe le cose che non funzionano e la mancata esigibilit di molti diritti sociali sta stremando le persone con disabilit e le loro famiglie. Per questo siamo disposti a metterci del nostro, ma la Regione deve capire che in cambio vogliamo avere impegni precisi e la possibilit di concorrere davvero alle decisioni. Per Frilli la priorit garantire supporto alla dimensione adulta delle persone con disabilit , per dargli la possibilit di esprimere le proprie soggettivit , potenzialit e capacit di autonomie relazionali, sociali e abitative. Cosa che vale in modo particolare per le disabilit psichiche e intellettive. (ANSA).
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