Diritti umani: Nardini, promuoverli anche per Zaki Don Ciotti,valore vita subordinato a profitto

“Oggi sentirete parlare di Patrick Zaki, a cui oggi tutti guardiamo. Quel ragazzo è ancora ingiustamente incarcerato perché sta difendendo i diritti umani e noi su questo non possiamo restare in silenzio. Celebrare questa giornata significa che nel solco dei diritti umani noi continueremo a camminare: l’articolo 1, che parla di diritti, rispetto, dignità e fratellanza, con cui inizia questa bellissima dichiarazione resta ancora largamente disatteso”. Lo ha detto l’assessore toscano con delega alla Promozione dei diritti umani e della cultura di pace Alessandra Nardini, in occasione della 24/a edizione del meeting per i diritti umani, in corso a Firenze e quest’anno online a causa della pandemia. Nardini ha aggiunto che “in una stagione in cui le disuguaglianze economiche, sociali e territoriali rischiano di acuirsi a causa del Covid” è necessario ribadire “i principi fondamentali” dei diritti umani ed è importante “farlo a partire dalle giovani generazioni, un impegno che noi vogliamo portare avanti”. Il tema della 24/a edizione è ‘Io rispetto’, un impegno che Nardini ha definito “potente, un giuramento orgoglioso. Rispetto e legalità sono strettamente connessi e la legalità si intreccia ad un altro concetto, quello dell’uguaglianza. Quando non c’è rispetto e legalità vengono minati i principi fondamentali che celebriamo qui questa mattina. Oggi ricordiamo la proclamazione della dichiarazione universale dei diritti umani, quei diritti che oggi ci sembrano scontati ma che” invece non lo sono stati “nella storia e continuano a non esserlo in tante parti del mondo dove, persino in Europa, si rischiano di fare passi indietro”. (ANSA).

Diritti umani: don Ciotti,valore vita subordinato a profitto
“In questo drammatico tempo segnato dalla pandemia è a rischio il diritto che sta alla base di tutti gli altri, il diritto fondamentale: quello alla salute, cioè alla vita. Guardiamo quella che sembra essere la principale preoccupazione dei governi nazionali e mondiali, trovare un punto di equilibrio fra la tutela della salute e la riduzione del danno economico, fra la protezione delle vite e l’esigenza che la protezione non intralci il sistema produttivo. Ma ragionare solo in questi termini significa già considerare il valore della vita subordinato a quello del profitto”. Lo ha detto don Luigi Ciotti, presidente dell’associazione Libera, in un videomessaggio inviato in occasione del Meeting dei diritti umani della Regione Toscana. “Per riparlare credibilmente di diritti umani – ha aggiunto – non bastano allora correttivi politici o economici, serve una rivoluzione culturale di pensiero, serve un cambiamento radicale, non un semplice adattamento. Serve una rinascita, una rigenerazione”. Don Luigi Ciotti ha poi aggiunto che “il Covid-19 non ha fermato il mercato delle armi e business delle guerre. Non ha impedito a monopolisti già ricchissimi di diventare ancora più ricchi. Ci sono multinazionali oggi, soprattutto nel commercio e nella sanità che hanno fatturati spaventosi, potendo agire in un mercato senza regole, fatto proprio a loro misura. E allora la malattia del virus e quello del potere vanno a braccetto troppo spesso, sembrano fatte l’uno per l’altro. Lo stesso – ha concluso – si può dire della corruzione e delle mafie, virus anche loro radicati e secolari, che nel virus stanno trovando nuove opportunità di espansione”. (ANSA).

Diritti umani: Orlando,silenzio e negazionismo aiutano mafie
“È molto importante che la politica e le istituzioni, oltre ai tribunali, si occupino del contrasto alla mafia perché è una questione che non riguarda soltanto le forze dell’ordine e la magistratura. La commissione antimafia, ha lavorato nei suoi anni migliori per fare in modo tale che ci sia un dibattito sulla mafia perché il primo alleato della mafia, oltre alla paura, è il silenzio anche di chi non ha paura, il minimizzare, il negazionismo, lo sminuire. Parlarne è il modo migliore per far emergere quello che è sotto il pelo dell’acqua. Il dibattito che va in questa direzione, la lotta contro il negazionismo è quello che credo si debba fare e che può fare ciascuno”. Così il vicesegretario del Pd, l’onorevole Andrea Orlando, membro della Commissione parlamentare antimafia è intervenuto al Meeting dei diritti umani della Regione Toscana, organizzato in videoconferenza per l’emergenza Covid. “La mafia, la ‘ndrangheta, la camorra, la Sacra corona unita – ha aggiunto Orlando – sono organizzazioni criminali molto potenti e pericolose ma si distinguono dalle altre organizzazioni criminali che esistono nel mondo per alcune specificità: la prima è quella di costruire le condizione di un consenso sociale, non solo fanno delitti, ma cercano di controllare il territorio e lo fanno anche costruendo le condizioni di un loro radicamento, investendo il denaro frutto di illeciti nell’economia reale, costruendo un sistema clientelare che cerca di risolvere i piccoli problemi del territorio. In alcune realtà – ha continuato – hanno costruito delle forme di stato sociale parallelo rispetto a quello dello stato quando quello dello Stato non funziona. Non si tratta di questioni di cui si devono occupare la polizia o i magistrati, si tratta di questioni di cui ci dobbiamo occupare tutti. La commissione antimafia fa questo”. (ANSA).

Diritti umani: Giani, giovani possono essere protagonisti  ‘Dopo sconfitta Covid ci sarà mondo di relazioni da ricostruire’
“Viviamo in questo momento una fase in cui i giovani possono esprimersi da protagonisti. Noi sconfiggeremo la pandemia attraverso le misure che stiamo assumendo, attraverso l’arrivo di un vaccino, di un farmaco, ma a quel punto ci troveremo di fronte un mondo di relazioni da ricostruire. E saranno protagonisti i giovani con quel sentimento che è il sentimento della passione, perché la vita è davanti a loro e va costruita, sia in termini di modo di vivere i valori nella comunità sia per il loro futuro”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, intervento in videoconferenza al Meeting dei diritti umani della Regione Toscana. “Ritengo che questa sia una generazione animata da grande concretezza – ha aggiunto Giani – perché vedo che nella dimensione dei cosiddetti millennias si colgono gli elementi perché questa sia una generazione che, attraverso gli strumenti tecnologici, esprime un desiderio molto concreto per cambiare le cose, con una dimensione per il rispetto dell’ambiente che in altri fasi storiche non abbiamo avuto”. Giani ha poi detto che “il concetto dello sviluppo sostenibile mai come ora è diventato centrale nelle condizioni di prospettiva e di orizzonte verso il futuro” e “nello sviluppo sostenibile un ruolo fondamentale lo hanno i diritti cioè l’identità della persona che deve avere le possibilità per potersi esprimere, per poter esprimere il proprio talento e creatività”. A questa 24esima edizione del Meeting hanno partecipato da remoto 12mila studenti di più di 110 scuole toscane, medie e superiori. Vari ospiti si sono anche collegati dal Parco comunale di San Donato di Firenze dove il writer Andrea Cascìu, street artist e direttore artistico dell’associazione ‘Pennelli Ribelli’, ha dipinto un murales appositamente ideato per l’evento. (ANSA).

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