DIFENDERE IL TRASPORTO PUBBLICO A PRATO

Per capire il problema dei tagli al trasporto pubblico nella nostra area ? bene rifare brevemente la storia di quanto ? accaduto: l’anno passato il Governo ha deciso un taglio del 40% del Fondo Nazionale Trasporti, con una ricaduta su tutte le Regioni; la Regione Toscana, in seguito a questa decisione, ha sottratto risorse ad altri capitoli di bilancio, destinandole al trasporto pubblico, che ? considerata un priorit?. Tuttavia le misure regionali sono ancora insufficienti a coprire totalmente le mancate risorse determinate dai tagli decisi nazionalmente.L’anno 2011˜ cos si presenta come un anno di transizione, infatti si impongono politiche di razionalizzazione del sistema, per abbattere i costi che con il Fondo cos ridotto sono strutturalmente troppo alti. Per questa ragione la Toscana ha deciso di fare un bando regionale unico per l’affidamento del trasporto locale dal 2012 in poi. In pratica si dovr? avere un’unica societ? od un consorzio che gestisca tutto il trasporto regionale.Questa razionalizzazione con tagli dei costi sar? inevitabile, perch? lo sforzo fatto dalla Regione per il 2011 non sar? estendibile agli anni futuri.Peraltro, per l’anno in corso, ? ancora aperta una trattativa regionale per suddividere fra le varie province i finanziamenti.Questo quadro, difficile, ma ancora in parte aperto, ci ha sempre fatto pensare che fosse opportuna una trattativa, un tavolo di concertazione con chi poteva meglio rappresentare l’utenza, prima di procedere ad un taglio delle corse.Nella provincia di Prato questo non ? stato possibile.Siamo stati la prima Provincia che ha provveduto ad effettuare tagli alle corse, e lo si ? fatto senza parlare con nessuno, senza ascoltare i sindacati e gli altri interlocutori sociali, lasciando alla sola Azienda la decisione di quali corse andassero salvate e quali sacrificate.Peraltro a livello locale tutti i Comuni hanno garantito finanziamenti pari a quelli degli anni passati, mentre il solo Comune di Prato ha promesso senza ancora decidere nulla di certo.Per questo i sindacati confederali, in un incontro del 19 gennaio scorso con l’Assessore Caverni, avevano chiaramente richiesto che al trasporto pubblico locale fossero destinate le stesse risorse dell’anno passato. Questo, purtroppo, a tutt’oggi non ? ancora chiarito.A questo punto ? necessario rimettere al centro delle decisioni i problemi dell’utenza ? pur con le risorse date ? riaprire un tavolo di confronto, per stabilire se quelle corse sono quelle effettivamente˜ necessarie e giuste da tagliare o se possono essere opportune scelte in parte diverse.Ci sono persone che finiscono il lavoro alle 18.30 e devono attendere un autobus per Vernio fino alle 20.30, non ci pare accettabile in un Paese come il nostro, soprattutto mentre in ogni momento si alzano grida contro l’uso privato delle auto e l’inquinamento che ne deriva. Fra l’altro queste persone hanno pagato un abbonamento per tre mesi, mentre dal secondo mese le condizioni sono, per essi, mutate in modo sostanziale.Il Sindacato comunque si batter? per ripristinare almeno le corse essenziali per i lavoratori della nostra area.

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